A Lampedusa lo scorso 3 agosto la Guardia di Finanza ha arrestato in flagranza di reato un lampedusano di 52 anni, Celestino Lepredoro, sorpreso in possesso di 4 chili e mezzo di cocaina in occasione di una perquisizione domiciliare indotta da sospetti investigativi. Sequestrati due panetti da un chilo ciascuno, ancora sigillati, poi altri 67 grammi pronti per essere verosimilmente confezionati in dosi, due bilancini di precisione e 5.900 euro in banconote di vario taglio, occultati in posti diversi dell’abitazione e in luoghi anche insoliti (tra cui un barattolo di patatine). Nel telefonino cellulare dell’uomo è stata scoperta una fotografia ritraente una caratteristica vegetazione dell’isola. I militari si sono recati sul posto e in un cespuglio hanno trovato nascosti altri due panetti del peso complessivo di 2 chili e 400 grammi di cocaina. Ebbene adesso il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento, Iacopo Mazzullo, ha riscontrato la volontà di collaborare con i magistrati da parte di Lepredoro e gli ha applicato una misura cautelare meno afflittiva, ovvero gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Il giudice nell’ordinanza tra l’altro ha scritto: “L’indagato ha fornito elementi utili all’approfondimento del quadro istruttorio. Le esigenze cautelari, di conseguenza, sono da ritenersi affievolite”.