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Per le Province e per i termovalorizzatori

Il segretario nazionale della Democrazia Cristiana, Totò Cuffaro, ribadisce: “Non negoziabile il ripristino delle Province. Avanti tutta sui termovalorizzatori”.

Secondo il disegno di legge già approvato dalla Commissione Affari istituzionali all’Assemblea Regionale, alle urne per l’elezione diretta delle Province in Sicilia si sarebbe stati tra il 15 ottobre e il 30 novembre. E invece il tutto si è arenato. Infatti, bisogna prima attendere l’approvazione in Parlamento della legge nazionale di riforma delle Province, che è sotto esame in Commissione Affari istituzionali al Senato, per evitare che la riforma approvata in anticipo in Sicilia sia impugnata dal governo nazionale. Dunque è molto probabile che si voterà tra il 15 aprile e il 30 giugno 2024 in concomitanza con le Europee. Anche perché in Parlamento il disegno di legge si è altrettanto arenato a fronte di altri punti all’ordine del giorno di rilievo, come la Finanziaria. E la discussione è stata rinviata a dopo l’approvazione della Legge di stabilità targata Meloni, e quindi a novembre. In Sicilia dunque il governo ha rinnovato le nomine dei commissari nelle ex Province. A fronte di ciò, l’ex presidente della Regione e segretario nazionale della Democrazia Cristiana, Totò Cuffaro, ribadisce come irrinunciabile ed essenziale il ripristino delle ex Province. E prospetta: “Approveremo la legge, sulla data del voto troveremo un’intesa. Le Province sono rimaste in piedi, seppur con un nome diverso, e con esse anche i costi. Sarebbe ridicolo non farle con la scusa delle spese per indennità e gettoni di presenza. La democrazia ha un costo. Le Province erano nel programma con il quale Schifani ha chiesto e ottenuto il voto dei siciliani. La gente ora aspetta il ritorno di questi importanti enti di collegamento tra Regione e Comuni” – conclude. Secondo il democristiano Ignazio Abate, presidente della Commissione regionale Affari istituzionali che ha già approvato la proposta di legge, il governo nazionale non impugnerebbe la riforma se approvata prima in Sicilia. E spiega: “Il governo nazionale non ha impugnato la legge che autorizzava la proroga dei commissariamenti nelle Province. In quella norma è contenuto un chiaro riferimento alla volontà di tornare al voto diretto in primavera per quanto riguarda gli enti”. E ancora Cuffaro rilancia un altro tema cruciale altrettanto a fondamento del programma politico e amministrativo del governo Schifani, ovvero la costruzione dei termovalorizzatori, avviata peraltro da lui stesso all’epoca della sua presidenza della Regione. E afferma: “Qualcuno forse intende bloccare la costruzione di impianti che servono alla Sicilia perché metterebbero fine all’emergenza rifiuti e salverebbero i Comuni dal rischio default. Si riscontrano manovre attorno alla legge che regola l’impiantistica relativa ai rifiuti. Forse qualcuno ha cambiato idea, noi no di certo, e chiediamo che sia mantenuto un impegno preso con gli elettori”.

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