HomeCronacaIn carcere dopo la morte di Matteo Messina Denaro

In carcere dopo la morte di Matteo Messina Denaro

Dalle relazioni di servizio della Polizia penitenziaria emergono nel dettaglio le reazioni nelle carceri tra i detenuti al 41 bis alla notizia della morte di Matteo Messina Denaro.

Quando nel 2017 morì Totò Riina, alcuni detenuti mafiosi si abbigliarono a lutto, e comparvero all’ora d’aria in abiti e scarpe nere. Per Matteo Messina Denaro, invece, si sono limitati al silenzio, come testimonianza di rispetto, allora come adesso, al capomafia di Castelvetrano morto la notte tra il 24 e il 25 settembre scorsi all’ospedale de L’Aquila. Nel carcere della città abruzzese, dove il boss è stato recluso dal 16 gennaio fino al giorno del ricovero, al mattino di lunedì 25 settembre tutti i reclusi del reparto 41 bis, al momento d’incontrarsi nei rispettivi gruppi di socialità, non si sono salutati come secondo rituale di tutti i giorni. E si sono invece salutati nuovamente da martedì in poi: “Buongiorno”. E così è stato nella quarta sezione del carcere di Cuneo, in Piemonte, dove è detenuto, anche lui al 41 bis, Gaspare Como, uno dei cognati di Messina Denaro. Nei reparti ordinari invece, come segnalato dagli agenti della Polizia penitenziaria nella relazione di servizio, i detenuti si sono salutati ma “con toni dimessi e sbrigativi”, come scritto testualmente. Gaspare Como, conosciuto come “Panda” per la sua abitudine a muoversi con una Fiat Panda, è imparentato con Matteo Messina Denaro perchè ha sposato sua sorella Bice, non coinvolta in alcun procedimento giudiziario come la sorella Giovanna. Invece le altre due sorelle, Rosalia e Patrizia, sono attualmente detenute. Patrizia perché condannata per mafia, e Rosalia perché arrestata dopo la cattura del fratello. Gaspare Como è stato condannato nel 2022 a 25 anni di reclusione per aver diretto il mandamento mafioso di Castelvetrano nell’interesse di Matteo, il cognato. E poi ancora: al mattino del 25 settembre nessun scambio di saluti nelle sezioni 41 bis del carcere di Viterbo, e a Tolmezzo, in provincia di Udine, dove è detenuto un altro cognato di Messina Denaro, ovvero Filippo Guttadauro, marito di Rosalia Messina Denaro e padre di Francesco, il nipote prediletto dello zio Matteo, che sconta una condanna a 16 anni per mafia. E Filippo Guttadauro è padre anche di Lorenza, l’avvocatessa che ha assistito legalmente lo zio durante la detenzione. E lei è stata l’unica persona con la quale Messina Denaro ha voluto continuare a parlare finché è morto. Pochi giorni prima che il boss morisse, sono stati intercettati dal Gom, il Gruppo operativo mobile della Polizia penitenziaria, alcuni brevi dialoghi tra Filippo Guttadauro e il suo compagno di socialità, Gaetano Bocchetti, affiliato alla camorra. Il 23 settembre Guttadauro domanda a Bocchetti: “Hai saputo che gli hanno tolto i farmaci? E lui: “Sì, immagino quello che sta passando, con tutti i problemi che ha sta ancora in carcere, perché non lo rilasciano…”. E poi Guttadauro si è rammaricato per la decisione dei magistrati di effettuare l’autopsia: “Che la fanno a fare se si sa per cosa è morto?”. Poi, quando Guttadauro ha espresso preoccupazione per la moglie Rosalia, Bocchetti ha commentato: “Eh, immagino, lei se lo è cresciuto…”.

Angelo Ruoppolo
Angelo Ruoppolohttps://www.teleacras.it
Giornalista professionista, di Agrigento. Nel febbraio 1999 l’esordio televisivo con Teleacras. Dal 24 aprile 2012 è direttore responsabile del Tg dell’emittente agrigentina. Numerose le finestre radio – televisive nazionali in cui Angelo Ruoppolo è stato ospite. Solo per citarne alcune: Trio Medusa su Radio DeeJay, La vita in diretta su Rai 1, Rai 3 per Blob Best, Rai 1 con Tutti pazzi per la tele, Barbareschi shock su La 7, Rai Radio 2 con Le colonne d’Ercole, con Radio DeeJay per Ciao Belli, su Rai 3 con Mi manda Rai 3, con Rai 2 in Coast to coast, con Rai 2 in Gli sbandati, ancora con Rai 2 in Viaggio nell'Italia del Giro, con Striscia la notizia su Canale 5, con Radio 105 nello Zoo di Radio 105 e Rebus su Rai 3. Più volte è stato presente e citato nelle home page dei siti di Repubblica e di Live Sicilia. Il sosia di Ruoppolo, Angelo Joppolo, alias Alessandro Pappacoda, è stato il protagonista della fortunata e gettonata rubrica “Camera Zhen”, in onda su Teleacras, e del film natalizio “Gratta e scappa”, con una “prima” affollatissima al Cine Astor di Agrigento. I suoi video su youtube contano al giugno 2023 quasi 30 milioni di visualizzazioni complessive. Gli sono stati assegnati diversi premi tra cui: "Sipario d'Oro", "Alessio Di Giovanni", "Mimosa d'Oro", "Pippo Montalbano". Indirizzo mail: angeloruoppolo@virgilio.it
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