E’ atteso l’annuncio ufficiale da parte di Silvio Berlusconi, ma è ormai certo, nessuno lo smentisce o frena: la spaccatura tra Musumeci e Armao e i loro sostenitori è stata risolta accoppiandoli. Il catanese di 62 anni è il candidato presidente della Regione, e il palermitano di 55 anni è il candidato vice presidente. Il muro del “Musumeci o Musumeci” si è sollevato sempre più: prima i suoi sponsor, Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia e Matteo Salvini della Lega, poi altrettanti in Forza Italia si sono schierati con Nello Musumeci rischiando di pregiudicare non solo l’unità della coalizione di centrodestra ma anche della stessa Forza Italia. E così Berlusconi, che a cavallo del Ferragosto, incontrandolo ad Arcore, avrebbe volentieri giocato la carta Armao, si sarebbe persuaso che l’azzardo avrebbe scatenato delle reazioni a catena incontrollabili. Ed anche il pro-console in Sicilia, Gianfranco Miccichè, ha condiviso il metodo virtuoso del tandem, tutti e due insieme, Musumeci avanti e Armao dietro, a pedalare sulla stessa bicicletta. E le parole a commento di Miccichè sono: “Non abbiamo ancora chiuso ma manca poco. Sta prevalendo il buon senso”. E Gaetano Armao, prudente e ragionevole, afferma: “Io con Berlusconi ho un contatto costante e non mi ha chiamato per fare un passo indietro. Se lo facesse, per il bene della coalizione non starei lì ad impuntarmi. Vorrei però che al centro del dibattito ci fosse il programma. Io ne ho uno, pubblicato e condiviso da migliaia di persone. Altrove non vedo ancora traccia di programmi”. Nell’eventuale futuro governo di centrodestra, a Gaetano Armao sarebbe assegnata la delega all’Economia, la stessa già sostenuta nel governo di Raffaele Lombardo. E probabilmente altre deleghe assessoriali di peso saranno assegnate prima del voto per estendere l’alleanza anche ai più delusi del no ad Armao, come il “Cantiere Popolare” di Saverio Romano e il Movimento per le Autonomie dello stesso Lombardo. Nel frattempo, il coordinamento regionale del movimento civico “Diventerà Bellissima”, di Nello Musumeci, apprezza i lavori in corso verso la convergenza unitaria sulla candidatura dell’ex presidente della Provincia di Catania, e dichiara: “L’unità del centrodestra è l’obiettivo che hanno sempre dichiarato di voler perseguire tutti i leader della coalizione e con loro i tantissimi dirigenti siciliani che, nei rispettivi partiti, hanno lavorato per costruire questo risultato comune. Tanti si stanno spendendo in Forza Italia perché si raggiunga la convergenza e, per dirla con Gianfranco Miccichè, affinché prevalga il buon senso, nel rispetto delle posizioni di ciascuno e con spirito positivo sulla migliore formula con cui presentarsi al giudizio degli elettori. Se attorno alla candidatura civica di Nello Musumeci il centrodestra troverà un’ampia condivisione e unità d’intenti sarà una vittoria per tutti i leader della coalizione e, ovviamente, per Silvio Berlusconi le cui parole di unità sono state molto apprezzate”.