Ad Agrigento le sterpaglie sono rigogliose e fiorenti ovunque: sui marciapiedi, a bordo delle strade, tra scalinate, cortili, spazi pubblici, a ridosso di abitazioni o edifici come le scuole. Non è, purtroppo, una novità. Spesso a subire le peggiori conseguenze sono i cani, perché i forasacchi, ovvero le spighe delle graminacee, si conficcano nelle orecchie e provocano gravi danni. Un agrigentino ha pubblicato un post su Facebook alquanto eloquente. Lui, a fianco della foto del suo cane dal veterinario perché investito dai forasacchi, si rammarica e scrive: “Il cane che vedete in foto è il nostro Thiago, disteso sul lettino della clinica veterinaria di turno per l’ennesima estrazione di un forasacco, conficcato nell’orecchio sinistro: il quinto in meno di 12 mesi. Usiamo regolarmente una cuffietta per cercare di impedirne il passaggio ma ahimè certe volte è inutile, vista la presenza massiccia in tutta la città. Ci sono posti ad Agrigento dove bisognerebbe girare col machete per farsi largo, quindi proporrei per l’avvento del 2025 (Agrigento capitale della cultura), di fornirne uno a ciascun visitatore per districarsi nella giungla urbana. Mi piacerebbe dare la colpa agli amministratori di turno per tutto questo degrado ma non posso. La colpa è del cittadino, la colpa è mia”.