Confermata la permanenza nel reparto di Terapia intensiva nell’ospedale de L’Aquila di Matteo Messina Denaro. Condizioni di salute non compatibili con la detenzione in carcere.
A Ferragosto il primario di Oncologia all’ospedale “San Salvatore” de L’Aquila, Luciano Mutti, ha confermato l’esito positivo dell’intervento chirurgico contro un’occlusione intestinale a cui è stato sottoposto lo scorso 8 agosto Matteo Messina Denaro, già a giugno operato per svuotare i reni da residui urinari, l’idronefrosi. E’ stato ricoverato in Terapia intensiva, e Mutti ha aggiunto: “Per le dimissioni, in base alle condizioni generali post intervento, decideremo nei prossimi giorni”. Ebbene, le condizioni del boss sono migliorate, ma lui è e sarà ancora ricoverato nel reparto di Terapia intensiva. Così rivela l’agenzia Ansa, citando fonti sanitarie e carcerarie. E ciò a seguito di valutazioni sulle condizioni di salute del boss affetto da un tumore al colon in stadio avanzato, che attualmente non sarebbero compatibili con la detenzione in carcere. Finora per i medici, che sono in contatto continuo con le autorità giudiziarie, il 61enne necessita di ricovero ospedaliero, e a breve potrebbe essere trasferito nel reparto per detenuti dello stesso ospedale “San Salvatore” oppure nell’infermeria del carcere. Giovedì scorso è stato programmato il trasferimento nello spazio con cella allestito al piano terra al posto della piccola stanza al primo piano utilizzata in passato, ma il boss avrebbe manifestato una netta contrarietà paventando proteste. Ecco perché sarebbe stata confermata, al momento, la permanenza in Terapia intensiva, un reparto normale nel quale è sorvegliato a vista dalle forze di Polizia. Gli avvocati di Messina Denaro hanno prospettato una istanza di scarcerazione per l’aggravarsi delle condizioni di salute. E a tal proposito, il Sottosegretario di Stato alla Giustizia, Andrea Delmastro, di Fratelli d’Italia, ha già obiettato: “Il 41 bis per Matteo Messina Denaro non è in discussione perché non compromette le prestazioni sanitarie. Pur senza invadere il campo della magistratura, si precisa che il mafioso Matteo Messina Denaro riceve le migliori cure mediche e che la revoca del 41 bis non comporterebbe in alcun modo prestazioni sanitarie migliori o anche solo diverse. E’ costantemente seguito da uno specialista, effettua analisi ed esami prescritti, e nessuna ulteriore terapia potrebbe svolgere da libero. Pertanto le sue condizioni cliniche, alla luce del ricovero sanitario in atto, non costituiscono presupposto per la revoca del regime di detenzione speciale del cosiddetto carcere duro”.