Nel 2016 l’Ato idrico di Agrigento ha riscontrato il superamento dei parametri imposti dalla legge in riferimento ai rapporti di prova delle analisi delle acque reflue, e ha richiesto a Girgenti Acque delle relazioni tecniche sul controllo degli scarichi inquinanti in fognatura, trattandosi di attività rientrante tra gli obblighi contrattuali. La Girgenti Acque ha risposto che il controllo si riferisce esclusivamente agli scarichi industriali. L’Ato idrico ha ripetuto la richiesta delle relazioni, con avviso che, decorso il termine assegnato, si sarebbero applicate le penali previste nella convenzione. E così è stato: penale di 300mila euro. Girgenti Acque ha proposto ricorso al Tar contro la penale. In giudizio si è costituito l’Ato idrico, rappresentato e difeso dall’Avvocato Girolamo Rubino. Il Tar ha respinto il ricorso di Girgenti Acque, che si è rivolta al giudice amministrativo di secondo grado, il Consiglio di giustizia amministrativa. Ebbene, adesso, anche il Cga, condividendo le tesi difensive dell’Avvocato Rubino, ha respinto l’appello cautelare proposto da Girgenti Acque, condannata al pagamento della penale di 300mila euro e delle spese di giudizio per 2mila euro.