Filippo Parrino, presidente Legacoop Sicilia, Francesco Citarda, responsabile Beni confiscati e legalità Legacoop Sicilia, e Mimmo Pistone, coordinatore Legacoop Sicilia occidentale, denunciano che “la decisione del governo nazionale, nel piano di rimodulazione del Pnrr, di tagliare quelle misure finalizzate alla coesione territoriale ed in particolare alla valorizzazione dei beni confiscati alle mafie, è pericolosa e grave”. E aggiungono: “Tagliare queste risorse significa affermare che la lotta alla mafia non è più una priorità di carattere nazionale. Alla Sicilia sarà negata la possibilità di realizzare i 64 progetti (57 attraverso bando e 7 attraverso procedura negoziale) che erano stati approvati per un finanziamento complessivo di oltre 83 milioni di euro. Questi tagli rappresentano un colpo di spugna che pregiudica la possibilità di valorizzare beni pubblici finalizzati a garantire dei servizi per la comunità e al contempo annulla l’opportunità occupazionale che la realizzazione degli interventi previsti dai progetti avrebbe comportato nei territori dove questi beni insistono. Le dichiarazioni rassicuranti del Ministro Fitto in merito alla copertura dei fondi, già peraltro smentita dal centro studi della Camera dei deputati, non ci appaiono bastevoli. E chiederemo, come movimento cooperativo unitamente all’Anci e ai sindaci, ulteriori chiarimenti in merito”.