La Procura della Corte dei Conti ha sequestrato beni per 134.000 euro ad un ex cassiere del carcere “Ucciardone” a Palermo indagato di peculato. I dettagli.
Ha indagato la Procura della Corte dei Conti di Palermo diretta da Pino Zingale. Nel mirino vi è un ex cassiere del carcere “Ucciardone”, che avrebbe rubato soldi dei detenuti e non solo. A Sergio Onorato, 68 anni, in pensione da un anno, al quale si contesta il reato di peculato, è stato notificato un invito a dedurre (che è l’equivalente dell’invito a comparire nella procedura penale) il prossimo settembre innanzi ai giudici contabili. Nel frattempo gli sono stati sequestrati beni per 134.000 euro, tra la metà di un appartamento, diversi conti correnti, postepay e libretto postale, e un quinto della pensione. Dall’inchiesta è emerso che lui, Onorato, si sarebbe appropriato dei soldi dei detenuti, frutto del loro lavoro durante la detenzione, allorchè autorizzati a lavorare all’esterno del carcere, o di bonifici da parte dei parenti, per circa 16.000 euro. Poi vi sono altri più o meno 15.000 euro di ammanchi nella gestione dei fondi tecnicamente “abbandonati”, ovvero somme di pertinenza dei detenuti dimessi e non reclamati. E poi la Procura contabile contesta la sparizione di pressappoco 5.500 euro nella gestione delle telefonate dei detenuti. E poi ancora un minore versamento relativo a un rimborso Enel per 26.000 euro, e altri 36.000 euro di pagamenti per spese farmaceutiche che, tramite “operazioni ingiustificate”, sarebbero atterrati nei conti del cassiere in carica dal 2016 al 2019. Ad accorgersi delle presunte irregolarità su una serie di operazioni sarebbe stato il successore dell’indagato nel posto di lavoro già al termine del 2022. Lo scorso 18 aprile il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo, Annalisa Tesoriere, ha disposto un sequestro d’urgenza dei primi 16.800 euro relativi al furto del denaro sottratto ai prigionieri. Nel decreto di sequestro preventivo della Corte dei Conti si legge: “Nelle conclusioni rassegnate nella relazione ispettiva del 10 luglio 2023, l’ispettore incaricato, analizzate le particolari modalità con le quali sono state poste in essere le dolose condotte appropriative da parte del contabile Sergio Onorato, ha evidenziato che le stesse sono state in grado di superare per parecchi anni i controlli e le verifiche trimestrali svolte con l’ordinaria diligenza”.