Nell’ambito dell’inchiesta sul depistaggio delle indagini dopo la strage di via D’Amelio, non vi è solo il mistero della scomparsa dell’agenda rossa di lavoro di Paolo Borsellino, ma anche del tabulato delle telefonate in entrata del cellulare di Borsellino. Il Tribunale di Caltanissetta, che ritiene ciò una grave sottrazione di piste investigative di rilievo, ne è stato a conoscenza tramite la testimonianza dell’ex poliziotto e poi consulente investigativo, Gioacchino Genchi, che ha inizialmente partecipato alle indagini sulla strage nel gruppo diretto da Arnaldo La Barbera. Genchi tra l’altro ha dichiarato: “Ho chiesto i file del tabulato allo Sco, il Servizio centrale anticrimine della Polizia, che aveva acquisito i dati del traffico telefonico. E così mi sono rivolto ai miei ex colleghi: ‘Voi l’avete acquisito con delega della procura di Caltanissetta. La procura ha disposto che ce lo dovete mandare. Signori miei, mi dite dove è questo traffico?’. Il traffico telefonico in entrata del cellulare di Borsellino è stato fatto scomparire. A un certo punto fu adombrata la spiegazione che i file erano stati corrosi dall’umidità”.