Il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Palermo, Giuliano Castiglia, a conclusione del giudizio abbreviato, ha inflitto 1 anno di reclusione ciascuno (pena sospesa) ai poliziotti della Dia Gaspare Cusumano e Salvatore Bosco, nell’ambito di un’inchiesta, sostenuta dai Carabinieri, su alcuni concorsi truccati al Policlinico di Palermo, con i vincitori che sarebbero stati scelti a tavolino e non per merito. Sono stati rinviati a giudizio 11 imputati: due medici, Gaspare Gulotta, originario di Santa Margherita Belice, e Mario Adelfio Latteri che avrebbero pilotato l’esito di almeno cinque concorsi. La figlia di Gulotta, Eliana, è stata rinviata a giudizio solo per l’ipotesi di reato di falso. I due poliziotti condannati avrebbero aiutato il professore Gulotta a reperire informazioni sull’ex marito della figlia. Rinviati a giudizio inoltre i componenti di varie commissioni esaminatrici, che si sarebbero piegati a Gulotta e Latteri, ovvero Roberto Coppola, Giuseppe Navarra, Ludovico Docimo e Vittorio Altomare, poi uno dei candidati che sarebbe stato favorito, Antonino Agrusa, e docenti universitari che avrebbero partecipato alla stesura dei bandi incriminati: Attilio Ignazio Lo Monte e Giuseppina Campisi, entrambi di Sciacca. A giudizio anche Giuseppe Di Buono, un medico del Policlinico che avrebbe attestato falsamente la presenza di Gulotta in sala operatoria, falsificando i registri.