Ancora in stallo la manovra bis alla Regione, impantanata sul caso “Taormina”. Schifani incontra l’amministratore delegato di Cassa depositi e prestiti: gli interventi.
L’emendamento della discordia su Taormina divide ancora la maggioranza di centrodestra all’Assemblea Regionale, e rende tortuoso l’iter per l’approvazione della manovra correttiva. La riscrittura governativa della norma che riconosce fino al 10 per cento degli introiti netti dei biglietti dei siti archeologici ai Comuni non è condivisa dal leader di Sicilia Vera e neo-sindaco della cittadina normanna Cateno De Luca, che ha invitato a Palazzo dei Normanni altri sindaci in pressing per ottenere i contributi necessari a garantire i servizi di sicurezza, ordine pubblico e raccolta dei rifiuti nei siti archeologici. Dalla manovra bis, ancora mancante all’appello, nutrono aspettative diverse categorie, tra cui i precari Asu e i forestali. Peraltro il testo contiene anche la proroga dei commissari delle ex Province per evitare il voto ad agosto. Nel frattempo il presidente della Regione, Renato Schifani, ha discusso con l’amministratore delegato e direttore generale di Cassa depositi e prestiti, Dario Scannapieco, sull’obiettivo di potenziare la collaborazione istituzionale con la Cassa a vantaggio delle imprese e per favorire gli investimenti in Sicilia. In particolare sono stati affrontati i temi relativi al supporto della Cassa – che di recente ha attivato una sede operativa a Palermo – nel monitoraggio della gestione dei fondi dell’Agenda europea 2021 – 2027, e nella dotazione di strumenti di garanzia per agevolare le imprese e le amministrazioni locali. E poi ancora nelle possibili sinergie nell’ambito dell’implementazione delle misure previste dal Pnrr e delle iniziative congiunte che possono essere intraprese sul fronte delle attività immobiliari. Il presidente Schifani ha sottolineato inoltre l’alto valore strategico che la Regione attribuisce all’Irfis, auspicando a tal proposito altrettanta collaborazione con la Cassa. E ha commentato: “Prosegue l’azione del mio governo per attrarre gli investimenti delle aziende nella nostra Isola. Solo in questo modo possiamo favorire la creazione di nuovi posti di lavoro, combattere la ‘fuga’ dei nostri giovani e favorirne il rientro”. E Scannapieco ha garantito: “Cassa depositi e prestiti intende mettere a disposizione le proprie competenze per offrire nuove opportunità di crescita e sviluppo per le imprese e gli enti pubblici della Sicilia. Con la recente apertura della nuova sede a Palermo possiamo stimolare nuove forme innovative di investimento e finanziamento, con ricadute positive su tutto il territorio”.