Il Ferragosto è alle porte, e anche nell’Agrigentino è in corso l’operazione “Ferragosto sicuro”, che coinvolge tutte le forze dell’ordine e istituzionali a fine di garantire un ordinato e sicuro trascorrere della festività nel cuore dell’estate. Numerosi villeggianti e turisti sono attesi lungo l’intero litorale, da Sciacca fino a Licata, soprattutto nelle zone più rinomate, come Scala dei Turchi a Realmonte. Tanti, come secondo tradizione, si riverseranno su San Leone. E in Questura, su iniziativa del questore, Maurizio Auriemma, si è svolta una riunione tecnica e operativa insieme agli amministratori comunali interessati dal flusso ferragostano…intervista Gabriella Battaglia al Vg…
Ad Agrigento ormai da tre anni, dal 2015 in poi, la Prefettura ha imposto il divieto dei falò in spiaggia, sia per ragioni di sicurezza pubblica, sia per evitare lo scempio del boschetto confinante con la spiaggia e, più in genere, del patrimonio del verde pubblico. Dunque, anche per il Ferragosto 2017 è vietato accendere il fuoco in spiaggia, oltre che, come sempre, vendere bevande di qualsiasi genere in bottiglie di vetro. Si tratta di un provvedimento che, come ogni anno, solleva polemiche. Tanti sostengono che il falò rappresenta l’anima della notte di Ferragosto, e spegnere il falò significa anche spegnere tale anima, e quindi non avrebbe poi tanto senso e giustificazione recarsi in spiaggia. D’altra parte, invece, le condizioni di degrado e di rovina in cui si è risvegliata la spiaggia dopo la notte di Ferragosto, hanno indotto le Istituzioni ad assumere il provvedimento del divieto. In passato il Comune di Agrigento ha rimediato praticando una soluzione mediana, allestendo dei falò “istituzionali” in spiaggia, così da non cancellare del tutto l’atmosfera della notte estiva. Adesso non più.