“Il settore della formazione professionaleuu in Sicilia continua a soffrire uno stato di precarietà conseguenza delle inadeguate politiche regionali, difficilmente rivolte al raggiungimento di risultati, sia in termini di utenti formati che di raccordo con le imprese circa i profili professionali realmente assorbili dal mercato del lavoro regionale. Un comparto che conta circa 900 organismi accreditati e 2 mila unità di personale, tra docenti e personale amministrativo, con una rilevante spesa pubblica che ha prodotto unicamente il mantenimento in vita degli enti e dei loro apparati, più che il raggiungimento di standard formativi all’altezza delle risorse impiegate”. Lo dice Michele Catanzaro capogruppo del Pd all’Ars che sull’argomento firma una mozione per impegnare il governo regionale a rivedere e migliorare le politiche della formazione professionale in Sicilia.
“Grazie alle politiche di coesione, nei prossimi anni la Sicilia riceverà ingenti risorse per il sostegno all’occupazione e per la realizzazione di politiche attive del lavoro. IL PR Sicilia FSE+ 2021-2027, avente una dotazione finanziaria di 1,5 miliardi (circa il doppio del Programma FSE della precedente programmazione), il Programma Garanzia Occupabilità dei Lavoratori (GOL), finanziato nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Missione 5, per circa 100 milioni di euro ed i 500 milioni di euro stanziati sul Programma operativo complementare (POC), una grande opportunità che nostra regione non deve perdere.
Nell’ambito del PNRR, il Programma GOL (garanzia occupabilità dei lavoratori), – continua il parlamentare PD – prevede un sistema di presa in carico unico dei disoccupati e dei percettori di RdC, NASPI, CIGS giovani NEET, donne in condizioni di svantaggio, persone con disabilità, lavoratori maturi (55 anni e oltre); con politiche attive che, a partire dalla profilazione della persona, permettano la costruzione di percorsi personalizzati di riqualificazione delle competenze e di accompagnamento al lavori. Il PAR GOL Sicilia, approvato con con una delibera di giunta del febbraio 2022 assegna per la prima annualità (2022) l’importo di quasi 95 milioni di euro in relazione ad un numero, per l’anno 2022, di 64.680 di beneficiari di cui 17.248 coinvolti in attività di formazione e di questi 6.468 beneficiari in formazione per il rafforzamento delle competenze digitali ma dimentica la categoria dei NEET, nonostante la Sicilia detenga il numero più alto di giovani in tali condizioni con un dato pari al 36,8%;
Occorre adottare ogni urgente iniziativa al fine di scongiurare il fallimento delle politiche formative e del lavoro con l’oculata programmazione delle attività e la valorizzazione di tutti gli ambiti di cui si compone la formazione professionale, compresa la formazione permanente che nella nostra Regione appare particolarmente carente.Le procedure di accreditamento degli enti – aggiunge – appaiono inadeguate poiché legate ad elementi di puro rilievo formale che non valorizzano indici di qualità e di risultato. D’altro canto il ‘repertorio regionale delle qualificazioni’, che disciplina le qualificazioni regionali in coerenza con i livelli essenziali delle prestazioni e dovrebbe costituire strumento per orientare le politiche formative non è stato aggiornato ne adeguato al contesto regionale e alle necessità del sistema produttivo. Il governo regionale – conclude Catanzaro – convochi urgentemente il “comitato per le politiche regionali della formazione professionale“, a cui compete l’aggiornamento annuale della programmazione ed il monitoraggio sull’attuazione della stessa al fine di deliberare in merito alla nuova programmazione delle attività formative a valere sui fondi previsti programma Fse+ della Regione Siciliana 2021-2027 e il programma operativo complementare (Poc), adotti ogni provvedimento necessario ai fini dell’aggiornamento del ‘repertorio delle qualificazioni’ della Regione Siciliana nonché per l’aggiornamento e la modifica delle procedure di accreditamento ed. istituisca, presso i competenti dipartimenti regionali, un tavolo tecnico con le assiciazioni degli enti di formazione al fine di superare tutte le criticità per l’avvio immediato dei corsi previsti dal programma GOL”.