I centri estivi sono una risorsa fondamentale sia per i genitori che lavorano sia per quelle famiglie in povertà assoluta che non possono assicurare un periodo di socialità e svago ai propri figli. Allo scopo di potenziare le politiche di conciliazione lavoro e vita familiare, dopo tre anni e diversi interventi legislativi, è stato istituito il Fondo per i servizi socio-educativi per i minori.
Con la norma approvata oggi dal Consiglio dei ministri e contenuta nel cosiddetto decreto “lavoro”, viene assicurato il finanziamento, per il 2023, del Fondo per i centri estivi. Il Fondo, destinato ai comuni, ammonta quest’anno a 60 milioni di euro e verrà gestito dal Dipartimento per le politiche della famiglia.
“Nel Consiglio dei Ministri di oggi abbiamo rifinanziato e incrementato di due milioni di euro i fondi per i centri estivi, destinando 60 milioni ai Comuni per mettere a disposizione delle famiglie questo importante strumento”. Lo dichiara la Ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella. “C’era molta attesa da parte delle amministrazioni comunali e delle famiglie – afferma Roccella – per una misura fondamentale per la socialità dei ragazzi e di grande aiuto per i genitori nel periodo di chiusura delle scuole. Ai tempi della pandemia i centri estivi si sono rivelati preziosi e, nonostante il peso che il caro bollette ha determinato negli ultimi mesi per i conti dello Stato, avevamo a cuore che questa misura fosse rifinanziata e addirittura siamo riusciti ad aumentare le risorse a disposizione. Un segnale importante di concreta vicinanza alle famiglie – conclude la ministra – e di attenzione alla socializzazione dei ragazzi dopo anni di privazione di rapporti umani”.