Dopo le riserve espresse dal presidente Schifani, il deputato nazionale agrigentino, Calogero Pisano, rilancia il progetto di costruzione dell’aeroporto ad Agrigento. L’intervento.
Tra gli altri, anche il deputato nazionale agrigentino, Calogero Pisano, ha colto l’occasione della proclamazione di Agrigento quale “Capitale italiana della Cultura 2025” per rilanciare il progetto di costruzione di un aeroporto ad Agrigento. Adesso, a seguito delle riserve appena espresse dal presidente della Regione, Renato Schifani, che ha ravvisato la necessità che l’eventuale aeroporto di Agrigento si doti di un’autonomia finanziaria propria a prescindere dai contributi pubblici, Calogero Pisano ribadisce: “Nonostante i dubbi espressi dal presidente Schifani, sono fermamente convinto che uno scalo aereo ad Agrigento sia concretamente realizzabile ed in grado di auto-sostenersi economicamente. Pochi territori in Italia possono vantare una straordinaria attrattiva turistica come il Parco archeologico della Valle dei Templi, che (è bene ricordarlo) nel periodo pre-covid ha raggiunto il milione di visitatori in un anno, e che sarebbe in grado di generare da solo, senza considerare le altre meravigliose ricchezze storiche, culturali e paesaggistiche del territorio, i numeri necessari per giustificare la realizzazione di uno scalo aeroportuale nella provincia agrigentina. Il trasporto aereo rappresenta il mezzo di trasporto principale di quello che è il settore più dinamico dell’economia del nostro Paese, il turismo, che ricomprende le attività legate ai trasporti, all’ospitalità e alla ristorazione. E non si può escludere a priori la possibilità di dotare un’area geografica ad alta vocazione turistica, come quella agrigentina, di uno strumento essenziale come l’aeroporto. Secondo il PNA (Piano Nazionale Aeroportuale) il traffico in tutta Europa è previsto in forte crescita da qui al 2035. Per tale motivo è ritenuto necessario l’efficientamento delle strutture esistenti e, in caso di esigenze immediate, la costruzione di nuovi aeroporti. E tra tali esigente potrebbe essere annoverata la designazione di Agrigento a Capitale italiana della Cultura 2025. Uno scalo aeroportuale nella provincia agrigentina costituirebbe una risorsa per tutto il resto della Sicilia perchè, incardinato all’interno di una rete sinergica, unitamente agli aeroporti già esistenti, sarebbe votato ad intercettare, magari attraverso l’istituzione di nuove tratte, maggiori e nuovi flussi turistici rispetto a quelli che oggi transitano nella regione. Non trascurabile è, inoltre, la funzione di servizio pubblico assolta da una struttura aeroportuale, ovvero un fattore che giustifica gli aiuti economici statali e regionali ai tanti aeroporti con i bilanci in rosso in Italia, come quello di Trapani Birgi, peraltro ubicato a pochi chilometri dallo scalo di Palermo Punta Raisi, che da dieci anni chiude l’esercizio in passivo e che, secondo i principi di mera impresa, dovrebbe dunque essere chiuso. La costruzione di un aeroporto ad Agrigento assicurerebbe alla popolazione agrigentina quel diritto alla mobilità di cui la stesso Enac (Ente nazionale aviazione civile) si fa garante, cioè la possibilità per tutti i cittadini di spostarsi nel territorio nazionale e comunitario con pari opportunità. Nel contesto odierno circa l’80% degli italiani riescono a raggiungere l’aeroporto entro un’ora, gli agrigentini ne impiegano due. L’aeroporto ad Agrigento darebbe un impulso dirompente allo sviluppo economico di questa parte di Sicilia. Ecco perchè è dovere della classe politica locale, regionale e nazionale non farsi scappare la grande opportunità che oggi si presenta” – conclude Calogero Pisano.
L’intervento di Pisano e di altri, come il Cartello Sociale, sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras, sul canale 178 di Tele Iblea.