Il Consorzio Universitario di Agrigento versa ancora in una condizione travagliata, nonostante l’impegno e la costanza della nuova gestione, con a capo il presidente del Consiglio di Amministrazione, Gaetano Armao.
La strada non è facile, è ancora in salita, e il percorso è reso più difficoltoso soprattutto a causa della fuoriuscita dell’ex socio di maggioranza, la Provincia di Agrigento, adesso Libero consorzio comunale. In tale contesto si inserisce l’appello che la Cgil agrigentina ha rivolto al commissario dell’ex Provincia, Giuseppe Marino, a rientrare nella compagine societaria del Consorzio universitario.
E il segretario provinciale del sindacato, Massimo Raso, ha affermato: “L’ex Provincia di Agrigento assicuri la partecipazione al Consorzio universitario nei limiti della spesa media degli ultimi tre anni, come previsto dalla legge, e quindi con 774mila e 767 euro. Il Consorzio universitario ha nominato un legale per il recupero della quota sociale per l’anno 2016”.
Nel merito dell’intervento della Cgil, ascoltiamo il vicepresidente del Cua, Giovanni Di Maida.
Ovviamente tale vicenda non intralcia l’inizio dell’anno accademico con la nuova offerta formativa, che prevede l’attivazione di un nuovo corso di laurea in mediatore culturale, in aggiunta al corso di laurea in servizio sociale e archeologia.
L’intervista a Giovanni Di Maida è in onda al Videogiornale di Teleacras.