HomePolitica“Amministrative”, tavolo del centrodestra

“Amministrative”, tavolo del centrodestra

Domani convocato un “tavolo” regionale della maggioranza di centrodestra: all’ordine del giorno una sintesi sulle ipotesi di candidature nei Comuni di rilievo al voto.

In occasione del recente vertice di maggioranza a palazzo d’Orleans, convocato dal presidente della Regione, Renato Schifani, per dirimere i contrasti insorti nella coalizione di centrodestra su alcuni temi cruciali attualmente all’agenda di governo, Fratelli d’Italia ha lanciato un appello agli alleati affinchè si proceda uniti e compatti nella scelta delle candidature a sindaco alle prossime elezioni Amministrative del 28 e 29 maggio, evitando “fughe in avanti” e iniziative autonome e frammentarie. Ebbene, tale appello è stato adesso raccolto dal neo commissario regionale di Forza Italia, che ha sostituito il dimissionario Gianfranco Miccichè, Marcello Caruso, che domani, giovedì 16 marzo, ha organizzato un ‘tavolo’ regionale del centrodestra. Azzurri, meloniani, leghisti, autonomisti e cuffariani saranno a lavoro per una sintesi delle diverse ipotesi. Ovviamente, anche da parte dei vertici nazionali dei partiti, particolare attenzione è riservata alle scelte che interessano il Comune di Catania e per il quale le trattative non sono certo facili. Gli Autonomisti hanno sottolineato: “Non accetteremo ipotesi che non ci vedano partecipare direttamente alla scelta”. La Lega pressa sulla deputata Valeria Sudano come candidata a sindaco della città etnea. Fratelli d’Italia batte i pugni sul tavolo per l’ex assessore regionale Ruggero Razza o per l’ex assessore comunale di Pogliese, Sergio Parisi. E a fronte di ciò Totò Cuffaro si erge a moderatore del dibattito, e afferma: “Non ci sono scelte precostituite da parte di chi ritiene che gli spetti il sindaco. Se queste sono le motivazioni con cui si affronta il problema, si perde. Bisogna trovare le ragioni di una candidatura condivisa da tutti. Bene ha fatto il nuovo commissario di Forza Italia, Marcello Caruso, a prendere l’iniziativa e farci sedere attorno a un tavolo per trovare le ragioni per stare insieme a Catania, Siracusa, Acireale, Licata, Trapani e altri Comuni. Votare in primavera ha scatenato un fiorire di candidature: va bene la primavera, ma fermiamoci a riflettere insieme”. Tra i 129 Comuni al voto vi sono quattro capoluoghi di provincia, ovvero Catania (incluse sei circoscrizioni di quartiere), Ragusa, Siracusa e Trapani. In 114 dei 128 si voterà con il sistema maggioritario essendo meno di 15 mila i residenti. Negli altri sarà adottato il sistema proporzionale, quindi col ballottaggio qualora nessuno dei candidati a sindaco ottenga più del 40% dei consensi. Cinque Comuni sono attualmente retti da Commissari straordinari di nomina regionale, mentre uno, Barrafranca, in provincia di Enna, è amministrato da una Commissione prefettizia perché sciolto per mafia. L’inserimento di eventuali nuovi Comuni sarà possibile entro la data di indizione dei comizi elettorali, prevista, con decreto dell’assessore agli Enti Locali, tra il 60esimo e il 50esimo giorno prima del voto, quindi dal 29 marzo al 3 aprile.

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