Sono approdati a Pozzallo i 17 migranti superstiti del naufragio avvenuto domenica scorsa innanzi alle coste libiche, e che ha provocato 30 dispersi. I naufraghi, tutti originari del Bangladesh, sono stati trasbordati sulle motovedette della Guardia Costiera dal mercantile “Froland”, che li ha soccorsi. Sono stati trasferiti nel locale centro d’accoglienza. E uno dei sopravvissuti ha raccontato: “Eravamo in 47, tutti uomini, su una vecchia barca di 8 metri che non poteva ospitare tutti. Dopo qualche ora che ci siamo allontanati dalle coste libiche, il mare era sempre più agitato. Alcuni volevano ritornare indietro. Il freddo era insopportabile. Quando i trafficanti ci hanno fatto salire avevano detto che a bordo ci sarebbero stati acqua e cibo, ma non era vero. A un certo punto la barca si è ribaltata a causa della furia del mare. Io mi sono aggrappato al relitto con la forza della disperazione, ma molti non sapevamo nuotare e li ho visti scomparire tra le onde. Cercavamo di incoraggiarci, qualcuno verrà a salvarci, abbiamo dato l’allarme per telefono. Poi è arrivata la nave. Dal Bangladesh ho raggiunto la Libia in pochi giorni, al prezzo di mille dollari, raccolti in anni di lavoro e pagati al trafficante. Nel mio paese facevo il falegname per vivere, ma ho sempre sognato di arrivare in Italia. Adesso spero soltanto di potere riabbracciare la mia famiglia”.