Iniziata la requisitoria della Procura di Agrigento all’udienza preliminare nell’ambito dell’inchiesta “Waterloo” ruotante intorno alla società Girgenti Acque. Invocati i primi otto rinvii a giudizio.
Il 23 luglio del 2021 il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, l’aggiunto Salvatore Vella e i sostituti procuratore, Antonella Pandolfi, Sara Varazi e Paola Vetro, hanno notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, anticamera della richiesta di rinvio a giudizio, a 50 indagati nell’ambito dell’inchiesta cosiddetta “Waterloo”, che ruota intorno alla società per azioni Girgenti Acque, gestore unico del servizio idrico nella provincia di Agrigento, già destinataria di una interdittiva antimafia nel novembre del 2018, poi dichiarata fallita. Poi il 22 febbraio del 2022 la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio di 47 imputati di, a vario titolo, associazione o concorso esterno ad associazione a delinquere finalizzata alla commissione di delitti contro la Pubblica Amministrazione, corruzione, frode in pubbliche forniture, ricettazione, violazione di sigilli, danneggiamento, introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, furto in concorso, favoreggiamento personale, falso, false comunicazioni sociali, contributi elettorali irregolari, e violazione di norme ambientali. Contestualmente la Procura ha depositato una richiesta di archiviazione per una sessantina di altri indagati. Ebbene adesso, innanzi al giudice per le udienze preliminari, Micaela Raimondo, il procuratore reggente, Salvatore Vella, ha iniziato la requisitoria, e ha invocato otto rinvii a giudizio, e il non luogo a procedere per il giornalista Alfonso Bugea, già a capo della redazione agrigentina del Giornale di Sicilia. Più nel dettaglio la Procura agrigentina intende che siano processati:
Nicola Diomede, 63 anni, ex Prefetto di Agrigento,
Pietro Angelo Cutaia, 53 anni, direttore amministrativo di Girgenti Acque,
Francesco Barrovecchio, 62 anni, responsabile tecnico della società Hydortecne, Salvatore Aiola, 63 anni, ex brigadiere del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Agrigento,
Leonardo Di Mauro, 61 anni, ex comandante della stazione dei Carabinieri di Aragona, Rino Vella, 42 anni, ex vice comandante della stazione dei Carabinieri di Aragona,
e Silvio Apostoli, 68 anni, intermediario per l’acquisto di contatori idrici in Cina ritenuti truffaldini. I tre Carabinieri avrebbero reso dei favori a Marco Campione, presidente di Girgenti Acque, in cambio di un posto di lavoro per un familiare. Diomede avrebbe commesso delle omissioni nell’ambito della procedura per imporre l’interdittiva antimafia a Girgenti Acque. La requisitoria proseguirà il 24 marzo.