Fondi europei, semaforo verde da Bruxelles: sulla Sicilia piovono oltre 1 miliardo e 500 milioni di euro per cinque priorità. I dettagli.
L’agenda europea è il bilancio di previsione dell’Unione europea, che si rinnova ogni 7 anni. Dunque vi è stata l’agenda europea 2014-2020, e adesso è in corso la 2021-2027. Ebbene, nell’ambito degli stanziamenti di rilievo sociale dell’agenda 2021-2027, l’Europa ha raddoppiato le risorse finanziarie per la Sicilia. Si tratta di oltre 1 miliardo e 500 milioni di euro. Nella precedente agenda, la 2014-2020, i fondi a disposizione per lo stesso ambito di spesa sono stati 800 milioni di euro. E non solo: a 1 miliardo e 500 milioni di euro si sommano anche altri 500 milioni stanziati dal Poc Programma operativo complementare. I soldi serviranno soprattutto per il lavoro, l’occupazione giovanile, l’istruzione e la formazione professionale. E da Palazzo d’Orleans è stata diffusa una nota in cui si legge: “Il risultato ottenuto è il frutto di un intenso lavoro di squadra tra tutti gli uffici che sono stati coinvolti, sia regionali, nazionali che europei. Obiettivo principale della nuova programmazione 2021-2027 è la costruzione di una società della conoscenza orientata alla valorizzazione dell’inclusione e al contenimento del disagio sociale. Si amplia così la platea dei beneficiari delle azioni e degli avvisi che saranno messi in campo a partire dai prossimi mesi dagli assessorati dell’Istruzione e della Formazione professionale, delle Politiche sociali e del Lavoro. Le priorità sono cinque: occupazione giovanile, istruzione e formazione, inclusione sociale e lotta alla povertà, e azioni sociali innovative. Più nel dettaglio, circa 300 milioni di euro sono assegnati all’occupazione giovanile e 450 milioni all’inclusione sociale. Poi, per il contrasto alla povertà infantile 75 milioni di euro, e per il sostegno alle persone indigenti circa 45 milioni di euro. Poi, oltre 417 milioni di euro all’Istruzione e alla Formazione professionale, con particolare attenzione allo sviluppo delle competenze Stem, ovvero le discipline scientifico-tecnologiche. Infine, per la priorità ‘azioni sociali innovative’ sono stati stanziati 48 milioni per incentivare l’inclusione attiva, le pari opportunità e la non discriminazione per migliorare l’occupabilità dei gruppi svantaggiati”. “La Sicilia – si legge ancora nella nota – è tra le poche regioni ad avere attivato queste azioni sociali, totalmente promosse dall’Unione europea, che saranno co-finanziate fino al 95%. Come fortemente richiesto nei nuovi regolamenti, la Regione ha risposto ad alcune criticità sorpassando i minimi di stanziamento risorse previsti da Bruxelles. Per esempio, per l’occupazione giovanile, la riserva di risorse finanziarie prevista al 12,5% a livello europeo e al 15% a livello nazionale, in Sicilia è stata aumentata al 20%. Così come per l’inclusione sociale, la cui riserva delle risorse richiesta dall’Unione europea, è pari al 25%, in Sicilia è stata elevata al 29%”.