Nulla di concreto si profila per il personale covid amministrativo e tecnico. L’intervento di Schifani e Volo sulle possibili soluzioni.
A seguito delle istruzioni diffuse dall’assessorato regionale alla Salute, le Aziende sanitarie e ospedaliere siciliane sono impegnate nella ricognizione del personale necessario al fine di prorogare i contratti covid in relazione al fabbisogno. Si procede pertanto in “ordine sparso” tra le province. Per il personale tecnico e amministrativo, invece, nulla di concreto si profila all’orizzonte tranne che un’ancora di salvataggio legata all’impiego in altri settori. L’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, premette: “A fine dicembre la Giunta e l’Assemblea hanno approvato una norma per la proroga di due mesi dei contratti anche del personale precario amministrativo e tecnico, fino al 28 febbraio. Ad oggi, invece, a fronte della nuova valutazione dell’emergenza e della normativa nazionale, non essendoci più esigenze particolari di gestione, risulta impossibile, tanto per la Giunta che per l’Assemblea, intervenire con nuove proroghe. Resta ferma, comunque, l’intenzione del governo e dell’Ars di continuare a valutare soluzioni che in futuro possano essere sostenibili e riconoscere a questo personale l’impegno svolto nel momento di crisi”. E in riferimento al ‘futuro’, più nel dettaglio il presidente Schifani e l’assessore Volo hanno diffuso una nota in cui spiegano: “L’attuazione della rete territoriale di assistenza, con l’attivazione di case e ospedali di comunità e delle Cot, le Centrali operative territoriali, fornirà un’occasione utile per il recupero delle professionalità rappresentate dal personale amministrativo e tecnico impiegato nell’emergenza Covid che, nell’immediatezza, non può essere inserito nelle piante organiche degli enti e delle aziende del servizio sanitario regionale pubblico. Lavoreremo per trovare, in tempi accettabili, la via amministrativa e legislativa più adeguata per raggiungere questo obiettivo, nel rispetto delle procedure di selezione per l’accesso alla pubblica amministrazione previste dalla nostra Costituzione”. E nel merito delle attività che il personale tecnico e amministrativo assunto durante l’emergenza covid potrebbe svolgere, Schifani e Volo aggiungono: “Nelle strutture territoriali è previsto che siano portate avanti attività di telemedicina e, soprattutto, il potenziamento e l’utilizzazione dei fascicoli personali elettronici. Per questo siamo convinti che potremo valorizzare la preziosa esperienza sul campo di questi lavoratori”. Sulla stessa lunghezza d’onda si sintonizza il presidente dell’Assemblea Regionale, Gaetano Galvagno, che afferma: “Non è nostra intenzione gettare fumo negli occhi a nessuno, ma dobbiamo lavorare in sinergia per avviare un percorso di stabilizzazione di questi lavoratori, che di fatto rappresentano ormai un bacino, prevedendo però criteri equi che rispettino anche i diritti acquisiti di quanti sono già precari nelle Aziende sanitarie da oltre 10 anni”.