Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, si è rivolto all’Ispettorato generale affinchè siano avviati urgenti accertamenti preliminari su quanto accaduto a Riposto, dove l’ergastolano in permesso premio per una settimana, Salvatore La Motta, ha ucciso due donne e poi si è suicidato. Nel frattempo, il difensore di La Motta, l’avvocato Cristofero Alessi, commenta: “Capisco l’iniziativa del ministro Nordio, ma non è che i permessi premi li regalano. Il mio assistito ne usufruiva da molti anni. Durante il Covid non rientrava in carcere ad Augusta, ma dormiva a casa da familiari a Riposto. Questo perché lui, detenuto dal 2000, aveva avuto un percorso rieducativo, tenendo una buona condotta. E in questo percorso, il mio cliente mi aveva raccontato che, quando non lo assistevo ancora io, aveva avuto modo di incontrare il Papa, ed era felice di questo ricordo”.