Le risorse del Pnrr e delle agende europee: nella finanziaria della Regione approvato un disegno di legge che istituisce un fondo di progettazione di 200 milioni di euro. L’intervento di Aricò.
I fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza sono un’occasione storica quanto probabilmente unica per risollevare in ogni ambito le condizioni della disastrata Sicilia. Anche le risorse extra – regionali legate alle agende europee 2014 – 2020 e 2021- 2027 sono cruciali ed essenziali per invertire la rotta del ritardo e del sottosviluppo, soprattutto in riferimento al recupero o alla costruzione di nuove infrastrutture. I Comuni dell’Isola, oltre ad essere gravati dal dissesto finanziario, sono afflitti dalla carenza di personale tecnico qualificato capace di sfornare progetti esecutivi, che è una condizione “sine qua non” per ricevere i fondi nazionali ed europei. A fronte di ciò, in occasione della sessione di bilancio in corso all’Assemblea Regionale, è stata ritenuta opportuna e utile l’approvazione nella finanziaria 2023 di un disegno di legge che stanzia 200 milioni di euro per il fondo di progettazione, al fine di garantire agli enti pubblici destinatari dei fondi di dotarsi delle competenze necessarie a progettare le opere e ad intercettare i relativi fondi. E l’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, spiega: “Il fondo assicurerà il pieno utilizzo di tutte le risorse comunitarie e nazionali destinate agli investimenti in Sicilia. Entro tre mesi l’assessorato stabilirà le modalità di accesso alle somme per sostenere le attività di progettazione”. Nel dettaglio i 200 milioni di euro saranno distribuiti così: 15 milioni alle ex Province, 10 milioni alle Società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti, ovvero gli ex Ato, poi 40 milioni alla Regione e agli enti regionali. Ed ancora: ai Comuni 120 milioni, compresi dai 160 mila euro per il Comune più piccolo ai 7,4 milioni per il capoluogo regionale, 4 milioni alle aree interne, 1 milione e mezzo alle isole minori, 3 milioni e mezzo ai Comuni in dissesto finanziario fino a 40mila abitanti, e, infine, 3 milioni di euro ciascuno alle Fua (Aree urbane funzionali) e ai Siru (Sistemi intercomunali di rango urbano). E l’assessore Aricò aggiunge: “I programmi di spesa extra-regionale del ciclo di programmazione 2014-2020, del nuovo ciclo 2021-2027 e del Pnrr, impongono scadenze stringenti per l’esecuzione delle opere pubbliche oggetto di finanziamento. Per questo motivo, il governo Schifani, per superare le maggiori criticità che finora hanno rallentato il processo di effettiva infrastrutturazione della nostra Regione, ha pensato a questo fondo. L’obiettivo è quello di superare l’endemica difficoltà di tutti gli enti pubblici siciliani ad avere un ‘parco progetti’ realmente cantierabili a cui potere ricorrere nei tempi imposti dalle autorità nazionali e comunitarie che finanziano i programmi di interventi in materia di opere pubbliche”.