Gli inseguimenti e le sparatorie la sera del 12 giugno del 2018 a Palma di Montechiaro: una condanna e un’assoluzione in abbreviato. Prosegue il processo ordinario.
Il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo, a conclusione del giudizio abbreviato, ha condannato a 6 anni di carcere Francesco Gueli, 46 anni, di Palma di Montechiaro, imputato di tentato omicidio. E ha assolto il fratello, Alessandro Gueli, 37 anni, imputato di avere occultato la pistola calibro 45 che sarebbe stata utilizzata da Francesco. Nel paese del Gattopardo, la sera di martedì 12 giugno 2018, poco dopo le ore 21, tra le vie Quasimodo e Pizarro, si è scatenato un inseguimento tra due automobili, e il conducente dell’automobile inseguitrice ha sparato 8 colpi d’arma da fuoco contro l’automobile inseguita, una Fiat Panda. Poi, dopo circa mezz’ora, ancora a Palma, in via Sottotenente Palma, un colpo di pistola ha ferito all’addome Leandro Onolfo, 29 anni, ricoverato a Licata e operato con urgenza. Ebbene, Giuseppe Incardona, 65 anni, sarebbe il responsabile del primo episodio delittuoso, perché, a seguito di una lite, avrebbe inseguito con la sua automobile Francesco Gueli, sparando verso di lui e colpendo la sua Fiat Panda. Francesco Gueli, dopo avere nascosto la Fiat Panda danneggiata nel garage di un parente, si sarebbe armato, e, giunto in via Sottotenente Palma, avrebbe esploso un colpo di pistola che ha ferito Leandro Onolfo. Ebbene, adesso sono sul banco degli imputati a processo ordinario gli stessi Leandro Onolfo e Giuseppe Incardona, e poi Gianmarco Onolfo, 30 anni, Calogero Onolfo, 60 anni, Elisa Immacolata Conti, 25 anni, e Gioacchino Ingiaimo, 50 anni. Sono stati invece giudicati in abbreviato Francesco Gueli e Alessandro Gueli, 36 anni.