Gli architetti agrigentini contro il nuovo codice degli appalti: e non escludono la mobilitazione della categoria. Il presidente dell’Ordine, Rino La Mendola, afferma: “Con il nuovo codice scompare la centralità del progetto nei processi di trasformazione del territorio. Sono fortemente ridimensionati strumenti indispensabili per promuovere la qualità del progetto, come i concorsi di progettazione. E’ ulteriormente chiuso il mercato dei lavori pubblici alle strutture professionali medio piccole e ai professionisti di talento. Sono calpestati i diritti dei liberi professionisti e sono rilanciate procedure stantie, come l’appalto integrato, che relegano il progetto ad un ruolo del tutto marginale nell’esecuzione delle opere pubbliche”. Giovedì scorso a Roma, al Centro Congressi Trevi, lo stesso La Mendola ha contestato al Presidente del Consiglio Nazionale l’assenza attorno ai tavoli istituzionali impegnati nella riforma del codice dei contratti. E conclude: “Scriveremo nei prossimi giorni una lettera aperta al Presidente del Consiglio Meloni e al ministro al ramo Salvini affinché il testo del provvedimento, che deve essere ancora sottoposto al parere delle commissioni parlamentari, sia modificato, in ‘zona cesarini’, per recepire gli emendamenti proposti dalla Rete delle Professioni Tecniche”.