Si è appena svolta l’esercitazione “Sisma dello Stretto 2022”, con l’obiettivo di testare la risposta operativa del Servizio nazionale della Protezione civile a un evento sismico, in un’area a elevata pericolosità. Il coordinamento dell’esercitazione è stato sostenuto dal Dipartimento della Protezione civile, d’intesa con le Regioni coinvolte e le Prefetture di Reggio Calabria e Messina. Sono state numerose le componenti e le strutture operative che hanno partecipato al test, offrendo supporto tecnico e scientifico alle attività. Durante la tre giorni sono stati impegnati circa 2500 volontari. In particolare, la rianimazione cardio-polmonare è stata gestita dall’Associazione GISE 118 di Agrigento, con l’istruttore Sandro Bennici, e l’anestesista – rianimatore, Maria Vetro, e tutti i volontari agrigentini. Lo stesso Sandro Bennici commenta: “E’ stata un’esperienza unica e indimenticabile questa esercitazione, un evento in cui siamo stati in prima linea e che ha voluto testare la macchina della Protezione civile regionale in caso di eventi calamitosi e di criticità che possono coinvolgere intere popolazioni dopo un evento sismico”.