Lo scorso 24 ottobre è stato il giorno dell’operazione “Fish and drug”. I poliziotti della Squadra Mobile di Agrigento e del Commissariato di Porto Empedocle, coordinati dalla Procura della Repubblica, sono stati impegnati ad eseguire 17 misure cautelari a carico di altrettanti indagati, a vario titolo, di spaccio di sostanze stupefacenti con l’aggravante dell’ingente quantità. Sono stati trasferiti in carcere 3 indagati, altri 6 sono stati ristretti ai domiciliari, e agli altri sono stati imposti obblighi di dimora, di divieto di dimora, e di presentazione alla polizia giudiziaria. Ebbene adesso la Procura di Agrigento, tramite il pubblico ministero titolare dell’inchiesta, Sara Varazi, e il procuratore reggente, Salvatore Vella, ha reiterato al Tribunale del Riesame 23 misure cautelari, tra carcere, domiciliari e obbligo di dimora. Si tratta di 23 indagati per i quali il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano, non ha ritenuto di applicare alcuna misura cautelare.