A rischio 9 miliardi di euro: l’Ance, l’associazione dei Costruttori edili di Sicilia, pronta a collaborare sul Pnrr con il governo regionale. L’intervento del presidente, Santo Cutrone.
L’Ance, l’associazione dei Costruttori edili di Sicilia, lancia l’allarme: “Il 70% delle opere finanziate dal Pnrr agli Enti locali è allo stato di progetto preliminare”. Ed il presidente, Santo Cutrone, spiega: “Lo scorso 26 ottobre abbiamo chiesto al Presidente della Regione e all’assessore regionale ai Lavori pubblici notizie sullo stato di progettazione delle opere finanziate dal Piano nazionale di ripresa e resilienza con 9 miliardi di euro. E adesso chiediamo a Schifani un incontro urgente per contribuire ad accelerare l’attuazione del Piano anche partecipando alla ‘cabina di regia’ che con ammirevole tempestività il presidente ha deciso di costituire. Al momento, in ambito nazionale ed europeo, sono in corso trattative per adeguare il Pnrr al +50% da gennaio ad agosto 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021 del costo delle materie prime, e al +350% del caro-energia. Sono due elementi che rendono difficile alle imprese partecipare alle gare senza un effettivo aggiornamento dei prezzi previsti dai bandi. Se è vero che questo rallenta la spesa dei fondi, le eventuali intese sulle modifiche potranno comunque riguardare solo le risorse ancora da impegnare, mentre c’è da spendere in tempo i fondi già previsti dalla prima annualità del ‘Pnrr’ e avviati ai bandi. Fra questi vi sono quelli ‘regionalizzati’, cioè affidati alla gestione diretta delle Regioni, che per la Sicilia ammontano a 9 miliardi, in aggiunta ai 2 miliardi e mezzo dei fondi dell’Agenda europea 2014-2020 da spendere entro il 31 dicembre 2023. Da un monitoraggio dell’Ance nazionale presso i vari Enti locali del Paese, aggiornato a marzo 2022, risulta che per circa il 70% i progetti candidati o finanziati sono ancora allo stato di fattibilità tecnica ed economica, e neanche aggiornati agli incrementi dei prezzi registrati nel corso dell’anno. Ecco perché abbiamo chiesto un incontro urgente a Schifani: almeno per una volta faremo in modo, tutti insieme, che la Sicilia non sia l’ultima in questa irripetibile occasione dalla quale dipende la possibilità di riscatto dell’Isola”.