Il presidente della Regione, Renato Schifani, smentisce i toto – assessori: “Adesso sono impegnato nelle emergenze dell’isola”. Miccichè rinuncia al Senato.
Impazzano i toto – assessori nella giunta regionale del presidente Schifani, ma lui smentisce ogni ipotesi di nomina e, anzi, sottolinea che ancora nulla è stato progettato nel merito del prossimo esecutivo, ritenuto quindi non una urgenza impellente. E così conferma il governatore: “In questa fase sono impegnato nella gestione delle attuali emergenze della Sicilia e, per questo motivo, non ho ancora aperto il dossier che riguarda la formazione della giunta regionale di governo. A tempo opportuno, soltanto dopo la proclamazione degli eletti, prenderò in esame il fascicolo in questione. Pertanto, le ricostruzioni riportate sugli assessori sono frutto di pura fantasia e tendono strumentalmente a destabilizzare una fase delicata come quella che prelude alla costituzione di una giunta di alto livello, che sarà presto al lavoro nell’esclusivo interesse della Sicilia e dei siciliani. L’auspicio è che giornalisti e giornali abbiano sempre il buon fine di informare attraverso notizie fondate e serie”. E ovviamente, oltre le emergenze, vi è anche l’attesa di Schifani verso ciò che accade a Roma, soprattutto in riferimento alle fibrillazioni tra Forza Italia e Fratelli d’Italia. Dunque Schifani, nel formare la sua Giunta, probabilmente attenderà il battesimo del Governo Meloni, per poi tirare le somme anche in Sicilia, usando le scelte compiute a Roma come “schema” per quelle in Sicilia. E nel frattempo il coordinatore di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Miccichè, avrebbe optato per mantenere il seggio all’Assemblea Regionale anziché quello al Senato. Infatti, le sue parole sono inequivocabili: “A Roma non vado manco morto. Resto a Palermo, con Schifani fino alla morte, non esistono alternative, e poi siamo dello stesso partito. Non sarà guerra come con Musumeci. Ai miei ho pregato di comunicare il verbo della serenità. Avevo fatto lo stesso 5 anni fa quando fu eletto Musumeci perché se votiamo un presidente è giusto portarlo avanti. Con Musumeci però è andata diversamente. Con lui la guerra è finita solo quando ha deciso di andarsene”. Pertanto adesso Miccichè potrebbe aspirare ad essere confermato presidente dell’Assemblea Regionale oppure ad entrare personalmente nella giunta regionale come assessore, magari al suo tanto ambito assessorato alla Sanità.