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“Regionali”, tra Crocetta e il Pd

“Come nel luglio di cinque anni fa, scendo in campo con i siciliani per evitare che si torni al passato”, dice il governatore Rosario Crocetta, ripetendo nove volte “mi candido”, “perché tre volte tre, il mio numero” – spiega. Incisive le parole pronunciate nella sede di Riparte Sicilia, impugnando il megafono, come il nome del suo ex movimento politico, che rilanciano la candidatura di Crocetta a presidente della Regione. Il governatore dichiara di essere pronto ad affrontare anche la primarie, esprimendo il suo rifiuto a qualche possibile candidato scelto dal partito nazionale: “Non accetterò un candidato imposto da quattro notabili romani del partito, il candidato lo scelgono i siciliani” – commenta Crocetta pronto a sfidare nelle primarie Davide Faraone e Giuseppe Lupo. In casa Pd si è cercato di trovare il candidato anche nella Capitale, con la richiesta fatta al presidente del Senato Pietro Grasso che ha però escluso ogni possibilità di accettare la candidatura. Il gesto di cercare a Roma un possibile candidato viene ironizzato da Crocetta che non vede nelle logiche del Pd un reale tentativo di formare una coalizione. E inoltre boccia il metodo Palermo del sindaco Leoluca Orlando. Intanto, in questa baillamme, il segretario regionale Fausto Raciti ha convocato la Segreteria regionale del Pd domani sabato 22 luglio a Palermo alle ore 10 nella sede del Partito Democratico in via Bentivegna, a Palermo per discutere della “situazione politica regionale”. Parteciperanno anche gli assessori regionali del PD, la presidenza del gruppo parlamentare all’Ars ed i presidenti dell’Assemblea e della Direzione regionale del partito.

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