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No al sequestro dei beni di Dell’Utri

La Procura di Palermo ha proposto il sequestro del patrimonio di Marcello Dell’Utri. Il Tribunale ha risposto no. Presentato ricorso in Appello. Secondo grado in corso.

La Procura della Repubblica di Palermo ha proposto il sequestro del patrimonio di Marcello Dell’Utri. La Sezione misure di prevenzione del Tribunale, presieduta da Raffaele Malizia, ha risposto “no”. La Procura insiste, e ha presentato ricorso in Appello. Il processo di secondo grado è ancora in corso. L’inchiesta patrimoniale è iniziata nel 2014 poco prima che fosse resa definitiva in Cassazione la sentenza di condanna a 7 anni di reclusione, già scontati, a carico di Marcello Dell’Utri per concorso esterno in associazione mafiosa. “L’ex senatore di Forza Italia e manager di Pubblitalia – come hanno scritto i giudici nelle motivazioni della sentenza d’Appello – è stato il ‘mediatore contrattuale’ di un patto tra Cosa Nostra e Silvio Berlusconi. Tra il 1974 e il 1992 non si è mai sottratto al ruolo di intermediario tra gli interessi dei protagonisti, e ha mantenuto sempre vivi i rapporti con i mafiosi di riferimento. Nello stesso periodo di tempo Dell’Utri ha, con pervicacia, ritenuto di agire in sinergia con l’associazione mafiosa e di rivolgersi a coloro che incarnavano l’anti – Stato, al fine di mediare tra le esigenze dell’imprenditore milanese, Silvio Berlusconi, e gli interessi del sodalizio mafioso, con ciò consapevolmente rafforzando il potere criminale dell’associazione”.

Villa Comalcione
Dal 1994 la Dia (Direzione investigativa antimafia) ha indagato sulle proprietà di Marcello Dell’Utri, tra ville, appartamenti, azioni, conti correnti, per un valore di parecchie decine di milioni di euro.
Denis Verdini
La Procura di Palermo ha preteso il sequestro, a fine di confisca, dell’intero tesoro accumulato, tra cui la villa “Comalcione” a Torno, sul lago di Como, 30 stanze e 3000 metri quadrati di parco a verde, venduta all’amico Silvio Berlusconi che l’avrebbe pagata 10 milioni di euro in più del prezzo di mercato. L’ex senatore Denis Verdini ha raccontato che Sylvester Stallone avrebbe offerto 30 milioni di euro a Dell’Utri per comprare la villa, ma lui ha rifiutato l’offerta di Rocky. Il collegio della Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo non ha condiviso la ricostruzione della Procura di Palermo. Dell’Utri è difeso dagli avvocati Francesco Centonze e Francesco Bertorotta.

Angelo Ruoppolo
Angelo Ruoppolohttps://www.teleacras.it
Giornalista professionista, di Agrigento. Nel febbraio 1999 l’esordio televisivo con Teleacras. Dal 24 aprile 2012 è direttore responsabile del Tg dell’emittente agrigentina. Numerose le finestre radio – televisive nazionali in cui Angelo Ruoppolo è stato ospite. Solo per citarne alcune: Trio Medusa su Radio DeeJay, La vita in diretta su Rai 1, Rai 3 per Blob Best, Rai 1 con Tutti pazzi per la tele, Barbareschi shock su La 7, Rai Radio 2 con Le colonne d’Ercole, con Radio DeeJay per Ciao Belli, su Rai 3 con Mi manda Rai 3, con Rai 2 in Coast to coast, con Rai 2 in Gli sbandati, ancora con Rai 2 in Viaggio nell'Italia del Giro, con Striscia la notizia su Canale 5, con Radio 105 nello Zoo di Radio 105 e Rebus su Rai 3. Più volte è stato presente e citato nelle home page dei siti di Repubblica e di Live Sicilia. Il sosia di Ruoppolo, Angelo Joppolo, alias Alessandro Pappacoda, è stato il protagonista della fortunata e gettonata rubrica “Camera Zhen”, in onda su Teleacras, e del film natalizio “Gratta e scappa”, con una “prima” affollatissima al Cine Astor di Agrigento. I suoi video su youtube contano, al 6 ottobre 2024, 30.317.320 visualizzazioni complessive. Gli sono stati assegnati diversi premi tra cui: "Sipario d'Oro", "Alessio Di Giovanni", "Mimosa d'Oro", "Pippo Montalbano". Indirizzo mail: angeloruoppolo@virgilio.it
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