Entro la settimana attesa la proclamazione di Renato Schifani a presidente della Regione. A fine ottobre sarà convocata l’Aula. Il voto e l’intervento di Totò Cuffaro.
La proclamazione di Renato Schifani a presidente della Regione siciliana dovrebbe avvenire entro la fine della settimana. Occorrerà invece più tempo per i deputati eletti in Assemblea, perché, a causa di parecchie irregolarità come le schede imbucate in altri contenitori e verbali non firmati, lo scrutinio è stato completato solo nella mattinata di oggi con le ultime sezioni scrutinate, e bisognerà poi riverificare le schede. Non appena sarà definita l’attribuzione dei seggi, la segreteria generale dell’Assemblea convocherà i neo eletti per l’accoglienza e le procedure di rito, tra fotografie e consegna del kit del parlamentare. Subito dopo, tra fine ottobre e primi di novembre, sarà convocata l’aula per l’insediamento, e si procederà all’elezione del presidente, dell’ufficio di presidenza, e alla composizione delle Commissioni parlamentari. Nel frattempo tra le novità di rilievo nell’ambito degli esiti della competizione elettorale vi è il battesimo all’Assemblea Regionale della Nuova Democrazia Cristiana di Totò Cuffaro, che ha ampiamente superato la soglia di sbarramento. E l’ex presidente della Regione commenta: “Abbiamo combattuto una buona battaglia, abbiamo riportato un ideale in politica, abbiamo difeso i nostri valori, abbiamo conservato la fiducia nelle Istituzioni tutte. Grazie a tutti i siciliani che hanno creduto nel nostro progetto. La Dc è il sogno che si realizza per tanti che hanno ancora la voglia di sognare e il bisogno di credere che ci può essere ancora la buona politica. La Democrazia Cristiana che abbiamo ricostruito è un partito che vuole servire le Istituzioni e non servirsene, e vuole ascoltare le persone, prima che parlare con loro, perché si sentano partecipi e non escluse. Una DC umile con gli ultimi e forte con i forti, un partito che dia voce a chi non ha possibilità di farsi ascoltare e che lavori per salvaguardare l’ambiente, rendere pulita la Sicilia, creare occasioni di sviluppo e di lavoro nell’indispensabile rispetto della legalità e del rigore morale”. Poi Cuffaro punta il dito contro la scelta dell’election day: “E’ stato un grande caos. Le persone non hanno ben capito come si votasse. Vi è stato l’effetto trascinamento dalle Nazionali alle Regionali per il Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e Fratelli d’Italia. Se tale effetto non ci fosse stato avremmo avuto altri risultati in Sicilia, ma con i ‘se’ non si fa la storia. Infine Totò Cuffaro interviene nel merito della composizione della giunta di governo e, tra l’altro, sottolinea che un assessorato fondamentale, la Sanità, non dovrà essere negoziato ma affidato ad una persona di prestigio e qualificata. E afferma: “Voglio ribadire con forza al presidente della Regione, che è il presidente di tutti i siciliani, di ragionare con i partiti, assecondando le preferenze, ma guardando soprattutto alla qualità delle persone che metterà nel ramo di amministrazione. Su una cosa il presidente della Regione non deve negoziare, perchè non è negoziabile, ed è la salute dei siciliani. E quindi il prossimo assessore alla Sanità deve essere di altissima qualità, di altissimo prestigio, e credo anche che debba essere di massima fiducia del presidente. Lo voglio dire a scanso di equivoci”.