HomePolitica“Regionali”, ecco il Pd

“Regionali”, ecco il Pd

Il Partito Democratico ha presentato la lista dei candidati per il prossimo election day del 25 settembre. Gli interventi di Barbagallo e Provenzano.

Il gruppo dirigente del Partito Democratico ha presentato la lista dei candidati per il prossimo election day del 25 settembre, per i collegi uninominali e plurinominali di Camera e Senato. Si tratta di una lista di candidati frutto della spaccatura del fronte progressista. E il segretario regionale Anthony Barbagallo lo rimarca: “E’ stato un tradimento di una gravità inaudita, un’inversione di marcia che ha pochi aggettivi per essere descritta, e che ci ha messo in una condizione imprevista ed imprevedibile. Abbiamo una squadra di grande livello e spessore che sottoponiamo al giudizio degli elettori”. E l’ex ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, capolista nei collegi proporzionali di Sicilia 1 alla Camera, in prospettiva aggiunge: “La partita è aperta ed è contro le destre, divise sulle candidature di Schifani e De Luca. Sono divise su tutto. E’ una destra dilaniata, unita solo dal potere e contro i bisogni della povera gente. L’unica cosa su cui sono uniti è la cancellazione del reddito di cittadinanza. Noi lo vogliamo cambiare per migliorarlo, soprattutto in questo momento di difficoltà per le famiglie, e renderlo compatibile con il lavoro stagionale. Pensare di abolirlo significa non combattere la povertà, ma i poveri”. E poi, ancora in riferimento alla spaccatura con il Movimento 5 Stelle, Provenzano aggiunge: “E’ stato un regalo che Conte ha fatto alla peggiore destra di sempre, che in Sicilia è persino peggiore di quella nazionale. Quando qualcuno dice che il Movimento 5 Stelle è una forza progressista e di sinistra, bisogna ricordarsi che la prima regola è non fare favori alla destra”. E poi su Cateno De Luca: “E’ un candidato del centrodestra. Rappresenta il peggiore trasformismo, un male antico della Sicilia. E’ una candidatura che ha temi e toni del populismo di destra. De Luca si presenta come un uomo del popolo ma la verità è che con la sua arroganza e prepotenza vuole diventare il signorotto di questa terra. Noi non glielo consentiremo”. E Provenzano conclude su Calenda: “Cambia posizione tutti i giorni. Abbiamo parlato del voltafaccia di Conte, non c’è bisogno di ricordare quello di Calenda. Aveva sottoscritto un accordo con noi e il giorno dopo se ne è pentito. Non c’è spazio per terzi, figuriamoci per quarti e quinti poli. La partita infatti è fra noi e la destra di Salvini e Meloni. E’ un match che vogliamo giocare sull’Italia che abbiamo in mente. L’unica proposta della Meloni è quella di un blocco navale che ci porterebbe a fare la guerra con la Libia. Noi invece parliamo di salario minimo, una mensilità in più per chi lavora, tutelare il potere d’acquisto delle famiglie. Adesso vogliamo andare avanti su quei temi che riguardano gli italiani in questo momento. Viviamo un’emergenza energetica. Servono risposte forti per famiglie ed imprese. Noi proponiamo un contratto luce sociale, per dare energia gratis fino al 50% dei consumi per i gruppi familiari che hanno redditi medio-bassi. Sulla parte eccedente vogliamo prezzi calmierati con sconti alle imprese. Lo facciamo fissando un tetto nazionale al costo dell’energia, e un tetto europeo al prezzo del gas, scorporandolo dal costo complessivo delle bollette”.

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