Il Terzo Polo di Calenda e Renzi in corsa alle elezioni Regionali in Sicilia alle redini di Gaetano Armao: gli interventi e le scaramucce con Forza Italia.
E’ Gaetano Armao, attuale vice presidente della Regione siciliana e assessore all’Economia, il candidato presidente della Regione del “Terzo Polo” di Azione e Italia Viva, Calenda e Renzi, che affermano: “Siamo molto grati a Gaetano Armao di aver accettato la candidatura. La sua è una figura di alto profilo, e rappresenta un’offerta di competenza e concretezza per i siciliani mentre sia il centrodestra e il centrosinistra sono alle prese con teatrini, divisioni e veti incrociati. La Sicilia e i suoi cittadini meritano molto di più”. E poi aggiungono: “Gaetano Armao è un amministratore esperto e di grande competenza. La sua candidatura a presidente della Regione siciliana incarna una proposta di governo regionale certamente all’altezza delle complesse sfide del Pnrr, della nuova programmazione, della gestione di acqua e rifiuti, del dissesto idrogeologico, dell’alta dispersione scolastica e della sanità”. E Armao prospetta tre priorità nel suo programma: “Un piano straordinario per il lavoro, la defiscalizzazione per i non residenti che vengono a vivere o investire in Sicilia, e un intervento sulle infrastrutture. Il vero lavoro viene dalle imprese, dalle infrastrutture e dall’attrazione degli investimenti. Non dobbiamo dimenticare che in Sicilia c’è un ampio ricorso al reddito di cittadinanza. Questo dimostra che il tema lavoro è cruciale, ma serve lavoro vero, non precariato né clientele. La risposta ai problemi della Sicilia non può essere solo il reddito di cittadinanza”. Nel frattempo Forza Italia, tramite il capogruppo all’Assemblea Regionale, Tommaso Calderone, invoca le dimissioni di Armao, e afferma: “Che trasformista Gaetano Armao ad accettare la proposta del Terzo Polo che lo ha designato candidato alla Presidenza della Regione. Armao però, prima di accettare la candidatura, non ha avuto la sensibilità di dimettersi da vice presidente e assessore regionale. Gli ricordo infatti che tali cariche le ha ricevute essendo stato designato da Forza Italia. Negli ultimi cinque anni, con totale ingratitudine ha ricoperto il doppio incarico grazie alla generosità del Presidente Berlusconi, senza mai essersi misurato con il giudizio insindacabile degli elettori. Di fatto non è mai stato eletto, neanche come consigliere di quartiere. Un vero camaleonte della politica, che pretende di rappresentare i siciliani saltando da una poltrona all’altra o da uno steccato politico all’altro, con una spiazzante disinvoltura”. Immediata quanto sbrigativa è la replica di Armao: “Devo rispondere ai cittadini siciliani sul lavoro che dobbiamo fare. Non voglio fare polemiche, non servono. I cittadini sono stanchi delle inutili polemiche della politica, vogliono risposte ai loro bisogni e alla loro esigenze, il resto è tutto fuffa”. Dunque adesso sono cinque gli aspiranti governatori. Oltre Gaetano Armao: Renato Schifani (centrodestra), Caterina Chinnici (fronte progressista), Cateno De Luca (Sicilia Vera), ed Eliana Esposito (Siciliani liberi). Ed il presidente della Regione dimissionario, Nello Musumeci, su Facebook accoglie la candidatura di Renato Schifani, e scrive: “Gli ho telefonato, e gli ho rinnovato il sentimento di amicizia e stima che ci lega da tanto tempo. L’ho ringraziato per avere sempre difeso le ragioni del mio governo, in coerenza col suo profilo istituzionale. Siamo stati i primi, con Fratelli d’Italia, a proporre il suo nome, e saremo leali con lui anche in questa non facile ma esaltante competizione elettorale regionale”.