Dopo la casa di famiglia del giudice Rosario Livatino a Canicattì, già sottoposta a tutela nel 2015, è stata dichiarata di interesse culturale anche l’automobile su cui il giudice viaggiava quando fu sorpreso e ucciso da un commando mafioso il 21 settembre del 1990 sulla statale Caltanissetta-Agrigento che percorreva ogni giorno per recarsi al lavoro al Tribunale di Agrigento. Il vincolo sulla Ford Fiesta è stato proposto dalla Soprintendenza di Agrigento, diretta da Gabriella Costantino, con l’auspicio che l’automobile, insieme alla dimora del giudice, “possa incarnare la memoria collettiva della lotta alla mafia a favore delle nuove generazioni perché seguano l’esempio di rettitudine, correttezza e statura morale rappresentato dalla figura di Rosario Livatino”. L’automobile, peraltro, è stata utilizzata durante le riprese del film “Il giudice ragazzino”, diretto da Alessandro Di Robilant, e del documentario “Luce Verticale” a cura di Salvatore Presti, incentrato sulla vita di Livatino.