Ad Agrigento è stato disposto il processo a carico di sette persone indagate di truffa. Avrebbero intascato circa 115 mila euro, per gioielli, benzina, carne, attrezzi agricoli e tanto altro ancora, acquistati con assegni contraffatti dopo essersi presentati a venditori privati o aziende con falsi nomi, come rappresentanti di società inesistenti o con le credenziali reali dell’impresa individuale di uno di loro. Si tratta di Antonino Mangione, 42 anni, di Raffadali, che da tempo ha avviato un percorso di collaborante, dell’ex compagna di lui, Rosaria Fragapane Frenna, 38 anni, di Agrigento, poi Roberto Lampasona, 45 anni, di Santa Elisabetta, Salvatore Cardella, 60 anni, di Raffadali, Salvatore Sicilia, 39 anni, di Favara, e Michelangelo Fradella, 38 anni, di Agrigento. Sarebbero 18 i presunti raggiri perpetrati tra il 2017 e il 2018. La prima udienza del processo è in calendario il 13 dicembre.