Il magistrato del Consiglio di Stato, Paolo Aquilanti, presenterà, domani, venerdì 15 luglio nella splendida corte dell’Accademia di Belle Arti Michelangelo, diretta da Alfredo Prado, il suo libro dal titolo: “Il caso Bontempelli”. Lo scrittore lariano ha rappresentato il tentativo di un’adozione degli esperimenti surrealistici nell’arte italiana, che definì realismo magico. C’è un episodio spiacevole che vide coinvolto lo stesso Bontempelli nella villa romana del Premio Nobel agrigentino, Luigi Pirandello, l’8 agosto del 1926. In quella occasione è andato in scena un duello pubblico tra il poeta Giuseppe Ungaretti e lo scrittore Massimo Bontempelli. Qualche giorno prima, al Caffé Aragno di Roma, accecato dall’ira dopo aver letto l’articolo di Ungaretti pubblicato su Il Tevere dedicato alle “disgrazie” della sua scrittura, Bontempelli si scaglia contro di lui con un sonoro ceffone che Ungaretti non può lasciar passare impunito. Arbitrato dal celebre maestro d’armi Agesilao Greco, il duello dura poco perché al terzo assalto la spada di Bontempelli colpisce l’avambraccio di Ungaretti: nulla di grave, ma il duello è finito ed entrambi gli scrittori sono stati in grado di salvare il loro onore e di contribuire al prestigio della loro immagine, soprattutto se si considera che all’incontro erano stati invitati molti fotografi e giornalisti. Uno di questi, esponendo una fotografia del duello, scriverà che si tratta del “primo poema eroico del Novecento”.
All’appuntamento di domani, inizio fissato alle 18,30, interverranno l’ex assessore regionale alla Cultura, Alessandro Pagano, lo storico dell’arte Paolo Giansiracusa e Beniamino Biondi, scrittore e critico cinematografico. Coordinerà l’incontro Elisa Cusumano.