Le Regionali, la marcia dei candidati: Cateno De Luca profetizza la sua vittoria al 41%. Barbara Floridia rilancia l’alleanza con il Partito Democratico a fronte delle fibrillazioni a Roma.
A margine della campagna elettorale in corso verso il voto alle primarie del centrosinistra per la scelta del candidato presidente della Regione, scalpita il già candidato presidente, Cateno De Luca, che, a fronte del traguardo che si è prefissato, ovvero essere non il presidente della Regione ma “il sindaco dei siciliani”, si rivolge ai sindaci, a coloro che nel quotidiano affrontano di petto i problemi dei territori amministrati. E afferma: “Chiediamo un impegno in prima persona ai sindaci, agli amministratori, a coloro che vivono il territorio, ai rappresentanti di organizzazioni sindacali e datoriali, e anche al cittadino comune”. E poi, in riferimento alla formazione delle liste, lancia un appello: “C’è spazio nelle liste di testimonianza: donne e uomini liberi che non vivono all’ombra del sistema politico regionale”. E poi, in prospettiva, De Luca profetizza la propria vittoria, netta, e dichiara: “Questo progetto ormai non si ferma, nessuno deve avere dubbi. Ribadisco, a chi mette in giro la voce che alla fine l’accordo con De Luca si troverà, che io non sono né Armao né Lagalla. Non ci sarà alcun accordo e vincerò queste elezioni, sarò sindaco di Sicilia, con il 41%. Sarà un risultato frutto di una strategia che determinerà per le tre liste principali il superamento del 5%, mentre le sei liste di testimonianza raccoglieranno dal 10 al 12%” – conclude. E nel frattempo, a seguito delle fibrillazioni che incombono tra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle sul sostegno al governo Draghi, la candidata alle primarie Barbara Floridia, del Movimento 5 Stelle, rassicura che in Sicilia l’alleanza col Pd non sarà pregiudicata. E afferma: “Qualunque cosa accada al governo, in Sicilia è un’altra partita. In Sicilia il Movimento Cinque Stelle e il Pd sono insieme e continuano a lavorare insieme. Sfido qualsiasi altro rappresentante della coalizione a dire il contrario. Stiamo lavorando sui temi e stiamo lavorando bene”. E poi il sottosegretario all’Istruzione sottolinea: “Abbiamo temi chiari e condivisi soprattutto alle Regionali. Ogni tornata elettorale è diversa, dalle Amministrative, alle Regionali, alle Nazionali. Come Movimento 5 Stelle siamo il paradigma perfetto di questa differenza, spesso non riuscivamo a prendere nemmeno un Comune, penso al 2018. Ne avevamo pochissimi, eppure poi alle Nazionali abbiamo raccolto 12 milioni di voti. Quindi sono diverse perché le persone a cui ci rivolgiamo hanno aspettative differenti, diverso è governare una città, o una Regione, o una Nazione. Alle primarie dovrebbero scegliere me perché ho già fatto esperienza di Governo in coalizione, e perché ho una recente esperienza di condivisione di obiettivi con altre forze politiche con le quali mi sto presentando alle Regionali. Questa è un’esperienza che altri non hanno. Inoltre faccio politica da meno tempo, sono più concreta, provengo dalla vita reale, conosco più direttamente i problemi dei cittadini e forse, certamente con Chinnici e Fava come alleati, è il caso che a governare questa Regione sia chi l’ha vissuta come cittadino semplice”.