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Il “vento” della faida

Secondo quanto emerge dalle indagini, Giuseppe Incontrera, ucciso il 30 giugno a Palermo, sarebbe stato intenzionato a vendicare l’omicidio di Emanuele Burgio.

Mercoledì scorso 6 luglio a Palermo, nell’ambito dell’inchiesta intitolata “Vento”, sono stati eseguiti 18 fermi di indiziato di delitto, resisi necessari, senza attendere la firma degli arresti da parte del giudice per le indagini preliminari del Tribunale, perché è stata temuta l’esplosione di una faida sanguinosa legata all’omicidio, alla Zisa, in via Imperatrice Costanza, il 30 giugno scorso, di Giuseppe Incontrera, 45 anni, vittima di tre colpi di pistola, ritenuto ai vertici del mandamento di Porta Nuova come cassiere, e per il cui assassinio martedì scorso 5 luglio, si è costituito ai Carabinieri, e ha confessato il delitto, Salvatore Fernandez, 47 anni, che ha sostenuto di essere esasperato dal comportamento minaccioso di Incontrera.

Emanuele Burgio
Filippo Burgio
Il luogo dell’omicidio Burgio
Ebbene, come emerge dalle indagini, Giuseppe Incontrera sarebbe stato intenzionato a vendicare la morte di Emanuele Burgio, figlio del presunto mafioso Filippo Burgio, fermato anche lui mercoledì scorso, ucciso il 31 maggio del 2021 alla Vucciria. Per tale omicidio sono stati già rinviati a giudizio Domenico Romano, il figlio Giovanni Battista e il fratello Matteo, del Borgo Vecchio, contro i quali Incontrera avrebbe nutrito del risentimento. La sera dell’1 novembre del 2020 le telecamere dei sistemi di video-sorveglianza installate al Borgo Vecchio hanno inquadrato Domenico Romano, in compagnia dei suoi parenti, che con una pistola in pugno si lanciano all’inseguimento di Salvatore Incontrera, 25 anni, figlio di Giuseppe, e di altri ragazzi della Zisa. Fu un tentativo di aggressione fallito solo perché l’arma, forse una calibro 9×21, si inceppò al momento degli spari. Anche Salvatore Incontrera è stato fermato mercoledì.

Angelo Ruoppolo
Angelo Ruoppolohttps://www.teleacras.it
Giornalista professionista, di Agrigento. Nel febbraio 1999 l’esordio televisivo con Teleacras. Dal 24 aprile 2012 è direttore responsabile del Tg dell’emittente agrigentina. Numerose le finestre radio – televisive nazionali in cui Angelo Ruoppolo è stato ospite. Solo per citarne alcune: Trio Medusa su Radio DeeJay, La vita in diretta su Rai 1, Rai 3 per Blob Best, Rai 1 con Tutti pazzi per la tele, Barbareschi shock su La 7, Rai Radio 2 con Le colonne d’Ercole, con Radio DeeJay per Ciao Belli, su Rai 3 con Mi manda Rai 3, con Rai 2 in Coast to coast, con Rai 2 in Gli sbandati, ancora con Rai 2 in Viaggio nell'Italia del Giro, con Striscia la notizia su Canale 5, con Radio 105 nello Zoo di Radio 105 e Rebus su Rai 3. Più volte è stato presente e citato nelle home page dei siti di Repubblica e di Live Sicilia. Il sosia di Ruoppolo, Angelo Joppolo, alias Alessandro Pappacoda, è stato il protagonista della fortunata e gettonata rubrica “Camera Zhen”, in onda su Teleacras, e del film natalizio “Gratta e scappa”, con una “prima” affollatissima al Cine Astor di Agrigento. I suoi video su youtube contano, al 6 ottobre 2024, 30.317.320 visualizzazioni complessive. Gli sono stati assegnati diversi premi tra cui: "Sipario d'Oro", "Alessio Di Giovanni", "Mimosa d'Oro", "Pippo Montalbano". Indirizzo mail: angeloruoppolo@virgilio.it
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