Prospettive positive per gli ospedali di Ribera e di Sciacca. L’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento pronta a rimediare alle carenze strutturali e d’organico.
Prospettive positive per l’ospedale “Fratelli Parlapiano” a Ribera. La presidente della Commissione Sanità all’Assemblea Regionale, Margherita La Rocca Ruvolo, riferisce: “Nella prima decade di luglio, secondo quanto ho appreso dal commissario dell’Azienda sanitaria, si concluderanno i lavori che riguardano il futuro pronto soccorso dell’ospedale di Ribera. L’apertura di un presidio di primo soccorso per i codici gialli e verdi consentirà di alleggerire la pressione nell’area di emergenza di Sciacca. L’ospedale di Ribera è stato potenziato con investimenti per oltre 10 milioni di euro che hanno riguardato l’adeguamento dei reparti a livello strutturale e l’acquisto di nuove tecnologie sanitarie. L’auspicio è che il covid molli la presa è che questo ospedale possa, assieme a quello di Sciacca, essere per il territorio una risorsa importante in termini di offerta sanitaria”. E nel merito delle carenze di organico all’ospedale di Sciacca, la stessa La Rocca Ruvolo, il sindaco di Sciacca, Fabio Termine, e il senatore Rino Marinello, hanno incontrato il commissario Zappia e annunciano: “Su 310 Operatori socio – sanitari reclutati dall’Azienda sanitaria di Agrigento in piena pandemia, 210 saranno immessi a tempo indeterminato entro metà luglio grazie alla norma che prevede la stabilizzazione del personale impegnato durante l’emergenza covid. A breve sapremo quanti di questi andranno a Sciacca. Sono invece 36 gli infermieri già assunti a tempo indeterminato alla metà di giugno, e altri 78 saranno assunti entro la metà di luglio. Per quanto riguarda i medici per l’ospedale di Sciacca, l’Azienda sanitaria si è rivolta a un’agenzia di servizi a cui ha chiesto 4 ortopedici, 4 anestesisti e 10 medici di pronto soccorso. Due ortopedici andranno a Sciacca e gli altri due saranno distribuiti in altri ospedali agrigentini secondo le esigenze. Entro 15 giorni torneremo a riunirci per verificare se le soluzioni prospettate abbiano trovato riscontro”.