Il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Agrigento, Giuseppe Miceli, ha rinviato a giudizio ordinario 13 imputati e ne ha ammessi a giudizio abbreviato altri 4. E una donna ha patteggiato la condanna. I 18 avrebbero ottenuto il reddito di cittadinanza in mancanza dei requisiti. Tra i 18 vi sono anche condannati per mafia, o familiari di mafiosi, condannati o detenuti per mafia e altri reati. Sono stati rinviati a giudizio: Ignazio Sicilia, 45 anni, di Favara, Enzo Quaranta, 50 anni, di Favara, Luigi Messana, 63 anni, di Canicattì, Carmelina Virone, 50 anni, di Agrigento, Paola Quaranta, 52 anni, di Favara, Calogera Sferlazza, 46 anni, di Favara, Rosalia Calacione, 46 anni, di Favara, Lucia Cacciatore, 29 anni, di Agrigento, Pasquale Alaimo, 52 anni, di Favara, Angelo Pirrera, 41 anni, di Favara, Gesua Presti, 45 anni, di Favara, Rita Spallino, 40 anni, di Castrofilippo, e Monia Russello, 39 anni, di Agrigento. Saranno giudicati in abbreviato Maria Spoto, 60 anni, di Casteltermini, Sergio Cusumano, 57 anni, di Agrigento, Maria Rita Cutaia, 45 anni, di Canicattì, e Vincenza Genco, 59 anni, di Cammarata. Carmela Signorino Gelo, 49 anni, di Favara, ha patteggiato la pena a 10 mesi e 20 giorni di reclusione. Invece, Giovanni Calogero Scozzaro, 63 anni, di Casteltermini, difeso dall’avvocato Carmelo Amoroso, non è stato rinviato a giudizio ma ha scelto di essere interrogato dal giudice Miceli, e successivamente, a seguito delle proprie dichiarazioni, ha chiesto ed ottenuto la modifica del capo d’imputazione originariamente contestato dalla Procura di Agrigento. Nel dettaglio: il reato dell’avere ottenuto indebitamente il beneficio utilizzando dichiarazioni o documenti falsi o attestanti il falso, o omettendo informazioni dovute, è stato riqualificato, condividendo le tesi dell’avvocato Amoroso, in omessa comunicazione delle variazioni del reddito o del patrimonio, anche se provenienti da attività irregolari, nonchè di altre informazioni dovute e rilevanti ai fini della revoca o della riduzione del beneficio. Pertanto Scozzaro ha ottenuto la sospensione del processo attraverso l’istituto dell’affidamento in prova scongiurando la reclusione.