L’esito delle urne a Palermo sarà determinante al fine delle scelte successive per le elezioni Regionali a novembre. I sei candidati che si contendono la poltrona di Orlando.
L’interesse politico nazionale è rivolto anche, e soprattutto, verso Palermo. Il voto del 12 giugno coinvolge l’intera penisola, ma Palermo assume un rilievo particolare allorchè l’esito delle urne sarà – almeno così si ritiene – determinante al fine del posizionamento di partiti, movimenti, liste civiche e candidati verso le elezioni Regionali a novembre. Non a caso ampia parte del centrodestra ha rinviato ogni decisione per le Regionali a dopo il 12 giugno. E dunque i sei candidati alla successione di Leoluca Orlando a capo di Palazzo delle Aquile sono Roberto Lagalla per il centrodestra, Franco Miceli per il centrosinistra, Fabrizio Ferrandelli per Più Europa e Azione, l’eurodeputata Francesca Donato in contrapposizione a centrodestra e centrosinistra, la civica Rita Barbera e l’autonomista Ciro Lomonte.
Roberto Lagalla, 67 anni, è specialista in radiologia diagnostica e radioterapia oncologica all’Università di Palermo. E’ stato assessore alla Sanità nel governo di Totò Cuffaro, ex Rettore all’Università di Palermo e assessore all’Istruzione e Formazione nel governo Musumeci. E’ appoggiato da nove liste: Forza Italia, Lega-Prima l’Italia, Udc, Fratelli d’Italia, Noi con l’Italia, Democrazia Cristiana Nuova, Alleanza per Palermo (Autonomisti), Lavoriamo per Palermo Lagalla sindaco e Moderati per Lagalla sindaco.
Poi, Franco Miceli, 69 anni, è presidente del Consiglio nazionale degli Architetti. Nel 1990 fu segretario del Partito Comunista a Palermo, fu eletto consigliere comunale col Partito Democratico della Sinistra e fu assessore ai Lavori pubblici alla fine degli anni ‘90 nella giunta di Leoluca Orlando. E’ sostenuto da quattro liste: Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Sinistra ecologista, e Progetto Palermo.
Poi Fabrizio Ferrandelli, 41 anni, laureato in Lettere moderne. Dal 2004 è impiegato all’ufficio coordinamento rete della Banca Sant’Angelo. E’ consigliere comunale di Palermo dal 2007. E’ presidente dell’Assemblea nazionale di Più Europa. Lo sostengono tre liste: Più Europa – Azione, E tu splendi Palermo, e poi Rompi il sistema, una lista composta tutta da candidati sotto i 25 anni di età.
Poi, Francesca Donato, avvocato, 52 anni, eurodeputata indipendente fuoriuscita dalla Lega in opposizione al governo Draghi. Si colloca in un’area trasversale in contrapposizione alle coalizioni di centrodestra e centrosinistra. E’ sostenuta dalla lista Rinascita Palermo.
Poi Rita Barbera, già direttrice delle carceri di Pagliarelli e Ucciardone. E’ appoggiata da un movimento civico che rivendica di non avere alcun legame con la politica dei partiti. E’ forte di due liste: Rita Barbera sindaca e Potere al popolo.
E poi, Ciro Lomonte, architetto di 62 anni, è convinto autonomista, appassionato di storia e arte della Sicilia e di Palermo. Con lui è la lista Ciro Lomonte sindaco.