A Palermo la Digos ha arrestato i presunti ideatori del sistema delle false vaccinazioni contro il covid dietro compenso. I dettagli.
A Palermo, nottetempo, i poliziotti della Digos hanno arrestato ai domiciliari, per corruzione, falso ideologico e peculato, una segretaria e un medico di base in pensione. Sarebbero stati loro gli ideatori delle false vaccinazioni contro il covid nell’hub della Fiera del Mediterraneo. L’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Sergio Demontis e dal sostituto Felice De Benedittis, ha consentito di svelare da dove avrebbe tratto origine il sistema nel cui ambito, nei mesi scorsi, sono stati arrestati un’infermiera dell’hub, Anna Maria Lo Brano (alla quale sono state contestate 49 false vaccinazioni), il leader dei No Vax siciliani Filippo Accetta, e il commerciante palermitano Giuseppe Tomasino. Le indagini si sono concentrate su uno studio di medicina di base in città. Le intercettazioni e i video avrebbero confermato che la segretaria Francesca Di Cesare e il medico in pensione Salvatore Pepe sarebbero stati i promotori dell’attività illecita, favorendo e organizzando dietro compenso l’incontro fra la domanda di false prestazioni sanitarie e la relativa offerta, garantita dall’infermiera dell’hub Anna Maria Lo Brano. Nel business sarebbero coinvolti anche altri soggetti, tra i quali un pregiudicato. Per ogni falsa vaccinazione l’infermiera, la segretaria e il medico avrebbero intascato circa 400 euro. Alla segretaria è contestato, inoltre, di aver prodotto anche una falsa certificazione medica a favore di un dipendente pubblico.