Non si attenuano, ma si proiettano fino alle Politiche, le divergenze nel centrodestra siciliano. Stretta di mano tra Lega e Forza Italia in chiave “anti – Meloni”.
Ormai la direzione intrapresa non è modificabile: delle scelte delle candidature alle elezioni Regionali a novembre se ne discuterà, in termini risolutivi, dal 12 giugno in poi, ovvero dal voto per le elezioni Amministrative che interessano 120 Comuni siciliani compresi Palermo e Messina. Almeno è così in casa centrodestra, anche se non interamente. Infatti sul rinvio dell’argomento sono adesso schierati compatti Forza Italia e Lega. A Napoli, in occasione della convention di Forza Italia, Gianfranco Miccichè, commissario regionale di Forza Italia siciliana, ha discusso con Berlusconi anche delle attuali dinamiche interne al centrodestra. Ed è trapelato che Berlusconi avrebbe condiviso il no di Miccichè alla ricandidatura di Musumeci alla presidenza della Regione. Ovviamente si tratta di una indiscrezione da prendere con le pinze perché, come si ricorderà, poco più di una settimana addietro, in occasione di un vertice di centrodestra, è trapelato esattamente l’opposto, ossia che Berlusconi avesse sposato il Musumeci bis. Nel frattempo però la stretta di mano tra Forza Italia e Lega è stata rafforzata dall’intenzione di presentare una lista unica alle elezioni Politiche al fine di isolare a destra Fratelli d’Italia qualora Giorgia Meloni non si aggregasse alla coalizione di centrodestra. E lo stesso potrebbe avvenire in Sicilia. Ed ecco perché, se così fosse, Forza Italia e Lega si schiererebbero contro Musumeci con il benestare di Berlusconi, lavorando a un nome alternativo da opporre a quello del presidente in carica. Nel frattempo, Fratelli d’Italia non arretra sul nome di Musumeci e attende di conoscere i risultati della lista unica con Diventerà Bellissima. Il risultato in Sicilia sarà fondamentale perché rinforzerebbe in modo determinante la scalata di Giorgia Meloni alla leadership del centrodestra a livello nazionale. E di ciò è complice anche un sondaggio, realizzato da “Noto” per “Porta a Porta”, che dà Fratelli d’Italia al 24% in caso di corsa solitaria (che è il 2% in più di quanto totalizzerebbe in coalizione) e l’asse Salvini-Berlusconi al 22,5%. Ecco perché i ‘meloniani’ pressano per Musumeci e per la corsa solitaria anche in Sicilia.