Il Centrosinistra siciliano ha deciso: a luglio le Primarie per la scelta del candidato presidente della Regione. I probabili aspiranti alla carica di governatore.
In occasione di una riunione della coalizione progressista siciliana, che si è svolta a Misterbianco, tra Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Cento Passi, Partito socialista, Articolo 1 e Verdi, è stato deciso che il candidato alla presidenza della Regione, alle elezioni del prossimo autunno, sarà scelto tramite il voto delle Primarie, alle urne tra il 16 e il 24 luglio. Alle ore 12 del 10 giugno è stato fissato il termine per la presentazione delle candidature, con l’obbligo del numero di firme a sostegno di ciascun candidato, che a sua volta è obbligato a presentare almeno una lista in 5 province dell’isola a sostegno di colui o colei che vincerà la consultazione. Non è stato invece sciolto il nodo relativo al metodo utilizzato per le Primarie, anche se le consultazioni per la scelta del prossimo candidato presidente della Regione dovrebbero tenersi su piattaforme online, come richiesto espressamente dal Movimento 5 Stelle. Il Pd ha proposto di allestire un centinaio di gazebo per permettere la partecipazione a chi non avesse dimestichezza con internet, ma a ciò si sono opposti i 5 Stelle. Chi uscirà sconfitto dalla consultazione, inoltre, dovrà assumere l’impegno di fronte a un notaio di sostenere il vincente, magari con una propria lista a supporto. Il Partito Democratico ha maggiormente pressato per lo svolgimento delle Primarie, e il segretario regionale, Anthony Barbagallo, sottolinea: “Il nostro partito è la casa delle Primarie, e, piuttosto che scegliere il candidato al chiuso di una stanza, meglio il gazebo”. Dunque, archiviata la pratica del sindaco di Palermo, con la designazione unitaria a candidato dell’architetto Francesco Miceli, il prossimo traguardo è la scelta dell’aspirante governatore. E’ decisivo l’asse Pd – 5 Stelle, che sarà collaudato dalle elezioni Amministrative del 12 giugno, ma sui candidati vi è molta incertezza, con diversi papabili. Nel Partito Democratico il più quotato sarebbe Beppe Provenzano, vice segretario nazionale ed ex ministro per il Sud. E poi Caterina Chinnici, figlia del magistrato ucciso dalla mafia e già assessore nella giunta regionale di Raffaele Lombardo. In corsa anche l’europarlamentare, e soprattutto medico a Lampedusa, Pietro Bartolo. In casa 5 Stelle scalpitano il più volte candidato Giancarlo Cancelleri, sottosegretario alle Infrastrutture, seguito dal parlamentare Dino Giarrusso e dal capogruppo all’Assemblea regionale Nuccio Di Paola. Claudio Fava, leader del movimento Cento Passi e presidente della Commissione regionale antimafia, è già in campagna elettorale.