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Armao a freddo sulla Finanziaria

“E’ una manovra che segna una svolta perché risolve contenziosi decennali con lo Stato”: l’intervento dell’assessore all’Economia, Armao, sulla Finanziaria.

Dunque vale circa 20 miliardi di euro solo nel 2022, e 56,4 miliardi di euro nel triennio, la Finanziaria regionale siciliana appena approvata dopo un estenuante e vivace esame in Aula. E, a freddo, adesso è l’artefice dell’architettura contabile di Finanziaria e Bilancio, ovvero l’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, a tracciare un consuntivo ovviamente di carattere tecnico, e non un commento politico. Secondo il vice presidente della Regione si tratta di una legge di Stabilità che segna una svolta, perché risolve, dopo decenni, una lunga serie di contenziosi con lo Stato attuando lo Statuto. “Gli obiettivi prefissati dal governo sono stati conseguiti e questa è la cosa più importante” – sottolinea Armao che spiega: “Grazie ad una norma inserita nel maxi emendamento del governo, introduciamo anche la riforma della contabilità regionale che era ferma agli anni ‘70. Entro due mesi, con l’emanazione delle norme attuative, la riforma sarà in vigore. Ma il lavoro fatto intorno a questa Finanziaria, anche durante la lunga trattativa con Roma, ci ha portato a mettere in campo misure che risolvono contenziosi decennali con lo Stato, attuando il nostro Statuto speciale. Infatti, è atteso da una settimana all’altra lo sblocco di risorse per 211 milioni di euro che ha già il parere favorevole da parte dei ministeri competenti e deve solo essere deliberato. Sono fondi ai quali si aggiungeranno i circa 50 milioni di risorse provenienti dal bollo auto sul quale si sta definendo ogni accordo. In realtà le somme attese, e quindi al momento congelate, ammontano a oltre 600 milioni. Abbiamo già reperito 270 milioni per l’anno corrente, e altri 400 saranno reperiti nel triennio. Inoltre, se si considera la chiusura dell’accordo sulle accise, che alla Sicilia spettano dal 2006 e non sono mai state trasferite, si comprende che la situazione non è affatto critica. Infatti, le sole accise valgono 600 milioni di euro l’anno”. E poi l’assessore Armao più nel dettaglio sintetizza i provvedimenti più di rilievo, e afferma: “Considero importanti molti dei provvedimenti presenti in questa legge, come, ad esempio, i fondi destinati alle SuperZes, che sono incrementati con soldi regionali, e già questo è un atto di autonomia finanziaria. Ma c’è anche molto altro: la norma che permette all’Irfis di fare scorrere le graduatorie esistenti e dunque di aiutare le attività produttive, la semplificazione delle procedure Irca per il credito alla cooperazione, 328 milioni per i Comuni di cui 115 per investimenti, 177 milioni per la disabilità, 4 milioni e mezzo per compensare il caro carburanti nel trasporto per le isole minori, e il provvedimento che rende triennali i finanziamenti ai teatri invece di replicarli annualmente, e dunque assicura stabilità e permette la programmazione. Non c’è dubbio – conclude Armao – che la manovra approvata è stata frutto di una sintesi e che si sono vissuti momenti politicamente anche difficili, ma l’impianto generale della manovra proposta dal governo ha retto in Assemblea, e il risultato per la Sicilia è stato raggiunto”.

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