Il 21 gennaio del 2021, l’imprenditore trapanese Vito Nicastri, conosciuto come “il re dell’eolico” per avere accumulato una fortuna con le energie rinnovabili, è stato assolto dall’imputazione di concorso esterno in associazione mafiosa dalla Corte d’Appello di Palermo, allorchè sarebbe stato uno dei finanziatori della latitanza del boss Matteo Messina Denaro. In primo grado, per la stessa imputazione, Nicastri è stato condannato a 9 anni di reclusione. I giudici d’Appello hanno invece confermato la condanna per intestazione fittizia di beni, irrogando all’imprenditore una pena di 4 anni. Ebbene, adesso la Cassazione, accogliendo il ricorso della Procura Generale di Palermo, ha annullato con rinvio l’assoluzione. Pertanto Vito Nicastri sarà sottoposto ad un secondo processo in Corte d’Appello.