Innanzi alla Corte d’Assise di Agrigento, presieduta da Alfonso Malato, si è svolta la prima udienza del giudizio immediato, ovvero il processo scavalcando il filtro dell’udienza preliminare, a carico di Giuseppe Barba, 66 anni, di Favara, imputato di avere ucciso con tre colpi di pistola l’ex genero, l’ imprenditore Salvatore Lupo, 45 anni, di Favara, lo scorso 15 agosto, in via Quattro Novembre, all’interno di un bar. Tracce di polvere da sparo sarebbero state rinvenute nel marsupio e in una mascherina, sequestrati a Giuseppe Barba, dai Carabinieri del Ris (Reparto di investigazione scientifica). E altre tracce di polvere da sparo sono state rinvenute nell’automobile di Barba, una Fiat Panda, il cui transito nei pressi del bar è stato registrato da telecamere di video-sorveglianza. Il movente del delitto sarebbe legato a contrasti economici tra Barba e Lupo dopo la separazione di Lupo dalla moglie figlia di Barba. Ebbene, a causa delle precarie condizioni di salute di Giuseppe Barba, come emerso dal relativo certificato medico, il giudice Malato ha aggiornato l’udienza al prossimo 3 giugno.