A fronte delle note difficoltà finanziarie, e delle conseguenti difficoltà di gestione, che attanagliano l’Aica, l’Azienda idrica dei Comuni agrigentini, il deputato agrigentino, Michele Sodano, paventa il rischio che la gestione idrica nella provincia di Agrigento sia riaffidata al privato. E afferma: “C’è ancora un margine per salvare la gestione pubblica della nostra acqua. Aica, per questo, deve mettere mano al suo piano economico-finanziario, chiudere le falle economiche e infrastrutturali, prima che sia troppo tardi. Questo non lo si fa contraendo prestiti di dubbia efficacia, e caricando su Aica ulteriori debiti. La Regione, nel frattempo, deve monitorare affinché tutti i Comuni della provincia aderiscano alla consortile. Solo in questo modo sarà possibile avere un unico gestore in provincia e accedere ai fondi del Pnrr. Chiedo, allora, che Sindaci, Presidente della Regione e Assessore alle Autonomie Locali gettino via le maschere e si esprimano con chiarezza: chi vuole che l’acqua resti pubblica? Chi intende fare il necessario per tutelarla? Chi sono, invece, coloro i quali stanno sabotando Aica spianando la strada ai privati? Fin qui si è giocato con un bene essenziale, con i diritti di 300 e più lavoratori e di 450 mila abitanti della provincia. Quando il tempo sarà finito, se Aica fallirà, i responsabili di questa sconfitta saranno evidenti a tutti”.